Tappa tuderte per Gustum, la serie di appuntamenti con i prodotti e i piatti della nostra terra.
Un affascinante viaggio socio antropologico nella storia della nostra alimentazione, con l’archeo-chef Marino Marini, un tuffo nel mondo della consapevolezza alimentare dettata dall’esigenza del benessere globale della persona, con la biologa nutrizionista Serena Fagioli, che ha parlato dell’uso del granturco nella tradizione dolce della Media Valle del Tevere, la scoperta, o meglio la riscoperta del brustengolo, prodotto tipico che affonda le sue radici nella più lontana tradizione popolare del territorio coI cooking show animato dalla Pastry Chef Donatella Aquili.
Sono stati questi gli ingredienti dell’incredibile serata di ‘Gustum’ a Todi a partire dalle 18 fino alla degustazione del ‘bustrengolo’ con gli sperimentali abbinamenti enologici, lo scorso 7 marzo al Ridotto del Teatro Comunale. Un evento introdotto da Elena Pianigiani per l’Università del Sapori e Giovanni Rubeca per Confcommercio Umbria, uno dei 4 che coinvolgono il territorio del Gal Media Valle del Tevere, con l’obiettivo di mettere in risalto la produzione, la materia prima, la qualità della lavorazione dei piatti selezionati, il ruolo dei ristoranti come ambasciatori del territorio. Dopo aver fatto tappa a Torgiano ‘Gustum’ è arrivato a Todi, mentre a Perugia approderà il 21 marzo e l’11 aprile ad Assisi. L’appuntamento, con ingresso libero e gratuito (info Confcommercio Umbria, tel. 075.506711) è sempre alle 18, con la presentazione, da parte di un nutrizionista, dei prodotti stagionali che offre il territorio, per proseguire alle 19 con una degustazione di pietanze che utilizzano questi stessi prodotti, realizzate dal Marini che è anche docente dell’Università dei Sapori.
“Siamo qui – ha esordito Pianigiani – per promuovere le ricchezze della Media Valle del Tevere e abbiamo scelto Todi come una delle città principali che possono esprimere una peculiarità antropologica culturale, ma anche enogastronomica del territorio. Oggi parliamo e degustiamo il ‘bustrengolo’, un dolce tipico preparato nella zona che va dalla zona dell’Amerino e arriva fino al perugino-assisano. Un dolce che molti non conoscono e che invece è un prodotto tipico e anche storico del nostro territorio. Un territorio che possiamo raccontare al meglio, rendendolo anche più interessante e ‘appetibile’ ai turisti e agli ospiti che vengono a trovarci, con una sorta di ‘storytelling’ che è in definitiva quello che chiede il viaggiatore di oggi.”
“Questo che presentiamo oggi a Todi – ha proseguito Rubeca – è un progetto che portiamo avanti da circa quattro anni per mettere insieme e valorizzare, attraverso la ristorazione, le tipicità del territorio, indirizzando alla scelta di quei ristoranti che, aderendo al progetto, veicolano l’attenzione alle produzioni locali, proponendo menù legati al territorio e, quindi, in maniera diretta, la propria terra attraverso i loro piatti.”
Sono attualmente 43 le imprese, tra ristoranti e alimentari, che aderiscono a ‘Gustum’ proponendo degustazioni che fanno parte di un itinerario gastronomico regionale da un lato fondato sui prodotti tipici del territorio e dall’altro basato su una stretta sinergia commerciale con le aziende agricole e agroalimentari fornitrici di prodotti umbri, con reciproco vantaggio per i due comparti. Una rete locale di ristoranti e produttori, quindi, per valorizzare la tradizione gastronomica umbra e le produzioni agroalimentari tipiche di qualità, comunicando attraverso di esse il territorio, i borghi e le città dell’Umbria, la sua natura e ospitalità.
I ristoranti e le botteghe alimentari aderenti a ‘Gustum’ – identificabili attraverso il logo omonimo apposto su vetrofania, locandine e altri materiali – hanno sottoscritto un disciplinare che prevede specifici requisiti sul locale, sull’offerta e sul servizio. I termini per aderire al progetto da parte dei ristoranti sono stati riaperti fino al 2024 (info 075 9220034).
‘Gustum’, acronimo di ‘Gusto, Unicità, Storia e Tradizioni Umbre’, vuole comunicare e valorizzare il territorio, i suoi borghi e città, la sua natura, e far conoscere l’ospitalità tipica umbra e la ristorazione di qualità, promosso dai Gal Alta Umbria, Media Valle del Tevere, Valle Umbra e Sibillini, Trasimeno ed Orvietano su progetto e con la gestione operativa di Università dei Sapori e Confcommercio Umbria e la collaborazione di Cia Umbria.
‘L’enogastronomia umbra – si legge in una nota esplicativa – è un patrimonio ricchissimo, fatto di piccole e grandi tradizioni che vengono da lontano e sono, ancora oggi, vive e attuali, peraltro alla base del “buon vivere” che caratterizza la Regione. Un patrimonio costituito da eccellenti prodotti agroalimentari, che possono essere differenti da una zona all’altra all’interno del territorio regionale, così come da una ristorazione variegata e di qualità: trattorie, osterie, locande, ristoranti, bar, che animano le vie di tutti i nostri suggestivi centri e che si lasciano ispirare da tanta ricchezza di ingredienti e di storia.”
Maria Vittoria Grotteschi