La cultura deve ripartire, nonostante l’effetto del Covid-19: nasce così il progetto “Humbria²O la Cultura non si ferma”, presentato lo scorso 3 settembre a Foligno, che coinvolge 8 Comuni umbri e 14 musei per valorizzare e rilanciare i luoghi della cultura e i diversi territori. Dal 19 settembre verrà promosso un programma di offerte didattiche, percorsi e attività, a partire dal trekking, per famiglie, scuole e visitatori. Il progetto Humbria²O, realizzato con il contributo della Regione Umbria, è frutto della collaborazione tra 8 Comuni (Foligno, Assisi, Valtopina, Todi, Baschi, Montecchio, Alviano, Avigliano Umbro, con il supporto di Acquasparta) e quattordici musei. “E’ una sfida per rispondere all’emergenza che stanno vivendo i luoghi della cultura per il Covid 19″, ha rilevato oggi il coordinatore del progetto Alessandro La Porta, nel corso della presentazione.
L’iniziativa, è stato sottolineato, vuole essere soprattutto un concreto segno di innovazione e cambiamento, non solo tecnologico ma nella politica di sviluppo culturale dei territori aderenti, con il riconoscimento di una rete legata da tematiche comuni e offrendo un reale impatto economico e sociale. Si parte il 19 settembre con un programma di proposte che avranno tutte un punto di partenza comune: H²O, ovvero l’acqua. Gli appuntamenti, infatti, saranno legati ai luoghi principali della Regione, visti dal punto di vista dell’intreccio e dell’interazione tra acqua, cultura, ambiente, storia e religiosità. In una prima fase le attività saranno essenzialmente all’aperto, con le passeggiate ma anche per il trekking per residenti, non residenti e famiglie. Tutti gli appuntamenti seguiranno un rigido protocollo di sicurezza anticontagio. L’idea da cui nasce il progetto Humbria²O è l’H²O, ossia l’acqua. Dall’acqua è nata la vita, e dall’acqua l’Umbria vuole ripartire, quale elemento fondante della storia complessa che unisce i territori del progetto. L’acqua è il principale e più antico mezzo di collegamento intraregionale dei territori ma ci sono anche le vecchie strade, da percorrere a piedi o in bicicletta. E’ l’antica Flaminia, nel suo ramo occidentale, oggi percorso dalla strada 306, che unisce, attraverso i Monti Martani, la Teverina con la Valle Umbra e Foligno. Proprio Foligno rappresenta il punto dove questo ramo della strada si univa con quello orientale spoletino: per questo è la città capofila del progetto.
La rete promotrice di Humbria²O è costituita da Foligno, comune capofila con il Museo di Palazzo Trinci, il Museo della Stampa e il Museo Archeologico e il Museo Naturalistico di Colfiorito; Assisi con la Rocca Maggiore, il Foro Romano e la Pinacoteca Comunale; Valtopina con il Museo del Ricamo e del Tessile; Todi con il Museo Civico, la Pinacoteca e il Museo Lapidario; Baschi con l’Antiquarium; Montecchio con l’Antiquarium; Alviano con il Museo dei capitani di ventura e della civiltà contadina; Avigliano Umbro con il Centro di Paleontologia Vegetale della Foresta fossile di Dunarobba. Il progetto gode anche dell’appoggio del Comune di Acquasparta (Palazzo Cesi dovrebbe essere inserito prossimamente tra i musei regionali).
Ai musei sopracitati saranno collegati aree archeologiche, necropoli, spazi naturali e parchi, biblioteche ed archivi. La rete dei promotori punta, inoltre, a coinvolgere operatori culturali, storici dell’arte, archeologi, esperti, associazioni del territorio, operatori del turismo e del commercio, per realizzare contenuti e attività rivolte al mondo delle scuole, alle famiglie e anche al visitatore. La realizzazione del progetto si avvale poi del supporto di operatori e gestori del settore culturale, già attivi sul territorio umbro: Associazione Acqua (Natura, Storia, Archeologia); CoopCulture; Cooperativa Lympha; Surgente Cooperativa di Comunità.
In autunno sarà online la piattaforma che ne rappresenta il motore portante. Il portale sarà il punto di accesso integrato per la fruizione in rete del patrimonio culturale umbro, alla scoperta di contenuti su vari settori culturali regionali. Ci saranno proposte per le scuole, per le famiglie, per i visitatori del domani; informazioni su musei e territori; soprattutto il gioco online. La conoscenza dei musei e dei territori sarà affidata non solo ai video ma anche al gioco che costituirà l’elemento più con il quale confrontarsi divertendosi. Dall’autunno le scuole avranno a disposizione tutti gli strumenti legati alle videolezioni online. Le attività e proposte didattiche saranno finalizzate alle conoscenza dei beni culturali delle città e dei territori anche a favore dei pubblici svantaggiati con l’obiettivo della inclusione e della integrazione.