Per la sezione Romanzi della casa editrice Polaris è in libreria “I fiori di Hong Kong”, il giallo dalle atmosfere esotiche e dark nato dalla penna di Paola Rondini (brossura).
Polaris è casa editrice specializzata in viaggi e mete da sogno, fedele alla sua mission la sua sezione romanzi annovera tra i suoi titoli “I fiori di Hong Kong”, un giallo a tinte forti ambientato nell’affascinante Hong Kong, territorio unico nel suo genere in bilico tra gli influssi occidentali ereditati soprattutto dal colonialismo inglese e le profonde radici orientali, oggi ulteriormente presenti dato l’incombente influsso cinese.
Ma non è la meta turistica folgorante e iper tecnologica che ci accoglie tra le pagine del romanzo, man mano che la trama si dipana si entra in una realtà dura e spietata, accompagnata dal grigio degli edifici e dei cieli plumbei, che non fa distinzione tra nativi e stranieri, non avendo pietà per alcuno.
Il protagonista è un italiano, appena approdato ad Hong Kong per la morte violenta del fratello, alla quale seguiranno altre misteriose morti, fino alla soluzione del caso grazie all’aiuto del commissario Leung.
Hong Kong polo di attrazione mondiale, città cosmopolita dove confluiscono persone da tutto il mondo per sviluppare affari, curare interessi, allacciare contatti: non importa la provenienza, tutto si sviluppa in nome del denaro e del profitto.
Lo stile è asciutto, le frasi brevi, gli stacchi repentini: è praticamente una sceneggiatura già pronta per un film, godibile e mai noiosa, con continui cambi di scena. Pochi, azzeccati aggettivi dipingono, in rapide pennellate come nelle stampe cinesi, paesaggi, odori, colori, sensazioni; ma non sono rappresentazioni amene come quelle delle “choiserie”, ma buie scenografie dove gli attori si muovono nel loro dolore e nella loro impotenza, alla ricerca del sollievo che solo la verità, seppur in una realtà crudele, può dare.
Benedetta Tintillini