Per il ciclo “I venerdì di Siena”, incontri culturali al Palazzo Pubblico di Siena organizzati dall’Assessorato alla Cultura, venerdì 15 marzo alle 18.00, si terrà una masterclass condotta dal giornalista e scrittore esperto di vino, Armando Castagno, per raccontare il territorio di Castellina in Chianti e tutte le sue sfumature attraverso i Chianti Classico più rappresentativi di questo areale.
Organizzata dall’Associazione Viticoltori di Castellina in Chianti, in collaborazione con la Fisar di Siena e Valdelsa, la degustazione si terrà presso la Sala Lupe del Palazzo comunale di Siena dove verranno serviti 10 vini di Castellina in Chianti di cui Castagno metterà in luce peculiarità e caratteristiche, soffermandosi sulle storie dei produttori raccolte nel suo ultimo libro “Castellina in Chianti – territorio, vino, persone”.
Profondo conoscitore dei territori del vino, Castagno ha intervistato, uno per uno, 37 produttori di Castellina in Chianti, dai titolari delle aziende più antiche e blasonate a quelle più piccole e meno conosciute. Ne è venuto fuori un libro che raccoglie una serie di ritratti molto personali che rivelano il lato più umano e autentico di chi con il proprio lavoro è riuscito a rendere grandi i vini di questa zona del Chianti Classico.
info: 348 6160446
Il territorio
Situato in provincia di Siena, il borgo di Castellina in Chianti occupa una superficie di 9.980 ettari, che si estende a cavallo tra la Val d’Elsa, la Val di Pesa e la Valle del fiume Arbia, di cui 1.682 circa coltivati a vigneto, risultando il Comune con più superficie vitata di tutto il Chianti Classico. Circa il 70% dei vigneti è a conduzione biologica o in conversione, una percentuale in progressiva crescita: delle 39 aziende che fanno parte dell’Associazione, infatti, ben 36 sono già certificate bio o in regime di conversione. Designato nel disciplinare del Chianti Classico come Unità Geografica Aggiuntiva, il territorio di Castellina in Chianti si caratterizza per i suoli ricchi di scheletro di galestro e di marne calcaree, per le esposizioni ottimali e le forti escursioni termiche che permettono di vendemmiare uve di altissima qualità. L’economia è prevalentemente agricola, incentrata soprattutto sulla coltivazione della vite e dell’ulivo, ma anche sul turismo, grazie alla straordinaria bellezza del paesaggio rurale, costellato di pievi e castelli medievali abbarbicati sulle dolci colline. A tutto ciò si aggiunge un’offerta enogastronomica di assoluta qualità che richiama ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo.