#ijf16: a Perugia l’installazione “Anything to say?” di Davide Dormino

anything to say
 

L’installazione dell’artista Davide Dormino ‘Anything To Say?’ è una scultura di bronzo che ritrae a grandezza naturale le tre figure di Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning, che hanno avuto il coraggio di dire no all’intrusione della sorveglianza globale e alle bugie che portano alla guerra. La quarta sedia è vuota e serve per invitare il pubblico all’azione prendendo posizione simbolicamente al fianco delle tre figure.

La statua è in tour europeo: Berlino, Dresda, Ginevra, Strasburgo, e sarà per la prima volta in Italia a Perugia, in Piazza IV Novembre, per il Festival Internazionale del Giornalismo.

La discussione associata intitolata Da WikiLeaks a Snowden: proteggere le fonti nell’era della sorveglianza di massa si terrà venerdì 8 aprile con gli speaker Sarah Harrison, Davide Dormino, John Goetz e Stefania Maurizi.

Il lavoro Anything to Say?  è stato ispirato da Charles Glass, autore, giornalista e presentatore, e realizzato dall’artista Davide Dormino, che crede nel potere dell’arte pubblica.

«Ha il potere di maturare e far cambiare alle persone il proprio punto di vista. La sedia ha un doppio significato. Può essere comoda, ma può anche essere un piedistallo per salire più in alto, per avere una visione migliore, per imparare di più. Tutti loro hanno scelto di alzarsi sulle sedie del coraggio. Hanno fatto la loro mossa nonostante in questo modo diventassero visibili e quindi minacciati e giudicati. Alcuni pensano che sono dei traditori. La storia non ha mai avuto un’opinione positiva dei rivoluzionari contemporanei. Devi avere il coraggio di agire, di stare in piedi su quella sedia vuota, perché fa male.»

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