Il globo di Leonardo: il mondo gira intorno a Civitella del Lago

globo di leonardo

Intervista a Sergio Trippini, presidente dell’Associazione CivitellArte, organizzatore dell’evento sul globo di Leonardo che sta sollevando curiosità ed attenzione in tutto il mondo.

 

La conferenza del prof. Stefaan Missinne “Il Mappamondo di Leonardo del 1504”, in programma a Civitella del Lago per il prossimo 22 Agosto alle ore 18:00, sta riscuotendo un vivo interesse in tutto il mondo, per la sua grande risonanza mediatica e per l’ampio dibattito che ha suscitato nell’ambito del mondo della cartografia. In questo appuntamento, per la prima volta in Italia, il prof. Missinne illustrerà i sei anni di ricerche che ha condotto sul globo realizzato nel XVI secolo con due metà di uovo di struzzo, emisfero dove, per la prima volta, è raffigurato il continente americano. Attraverso tali ricerche, già pubblicate nel volume “The Da Vinci globe”, il prof. Missinne attribuisce la paternità del (già di per sé) preziosissimo oggetto, alla mano di Leonardo.

La curiosità intorno al mappamondo è molta, con Sergio Trippini, presidente di CivitellArte, organizzatore dell’evento, cerchiamo di saperne di più.

Com’è riuscito a convincere il Prof. Missinne ed organizzare la sua conferenza proprio a Civitella del Lago?
Da lungo tempo sono in contatto con il Professor Missinne nel tentativo di organizzare, proprio a Civitella del Lago un appuntamento per rendere noti i suoi studi sul mappamondo. Finalmente gli esiti delle sue ricerche verranno presentati in un borgo che molti punti in comune ha con l’evento che si accinge ad ospitare, Civitella del Lago, infatti, vanta una tradizione di importanti mostre di cartografia antica oltre ad un legame particolare con le uova, come testimonia la presenza del Museo Ovo Pinto, unico al mondo nel suo genere e fiore all’occhiello del Comune di Baschi.

Mi chiedo come mai il Prof. Missinne si affidi, per un evento di tale portata, all’Associazione Civitellarte e non qualche famoso ente di una grande città…
La nostra associazione si è sempre distinta per l’organizzazione, a Civitella del Lago, di mostre di cartografia antica di alto livello in collaborazione con l’Associazione Roberto Almagià (Ass. Collezionisti di Cartografia Antica) ma non  solo: è anche blasonata per essere l’organizzatrice della più importate mostra mercato in Italia di mappe antiche, la Milano Map Fair (www.milanomapfair.it), che si svolge ormai da molti anni a Milano, l’appuntamento per il 2020 è fissato per il prossimo 18 gennaio.

Desta perplessità, mi perdoni, il fatto che il Prof. Missine abbia scelto un luogo di nicchia per illustrare, in anteprima in Italia, gli esiti delle sue ricerche che sconvolgerebbero il mondo della cultura in generale e non solo quello della cartografia.
Sono sicuro che il Professore si sia deciso ad accettare la mia ultima richiesta dopo il successo, in primavera, di una mostra suggestiva che ha lasciato il segno negli appassionati di cartografia: “Sulle tracce del genio: mappe e cosmografie ai tempi Leonardo”. Abbiamo voluto, con l’aiuto di due importantissimi collezionisti quali Emilio Moreschi di Bergamo (presidente Ass. Almagià) e Roberto Borri (notaio di Pavia che ha scritto i testi di riferimento sulla cartografia dell’Italia intesa come stivale), una mostra davvero insolita, in merito ai festeggiamenti del cinquecentenario della morte di Leonardo. Non le solite riproduzioni di tele, di macchine o effetti virtuali ma una mostra in cui erano esposte opere originali, di grande valore, prodotte nel periodo in cui Leonardo visse: quattro incunaboli inerenti al viaggio, una carta a stampa del mondo del Silvanus 1511 (una delle prime che riporta il nuovo mondo) e ben quindici carte a stampa delle diciassette conosciute fino al 1519, anno della morte di Leonardo.
Le opere esposte volevano mostrare al visitatore le conoscenze che il genio poteva possedere ed al tempo stesso essere spunto per alcuni quesiti quali: il materiale esposto può essere stato visionato da Leonardo? Può essere servito al genio di Vinci per i suoi studi e per i suoi spostamenti? In modo particolare, riguardo la rarissima carta del Rosselli, Leonardo potrebbe aver collaborato alla sua stesura avendo frequentato quella bottega?
Scopo della mostra era quindi porre degli interrogativi e suscitare riflessioni senza offrire certezze e tanto meno trarre conclusioni, stimolando i visitatori, oltre 1300, alla riflessione: insomma, un grande risultato.
Questo successo così importante a livello internazionale senza dubbio, come detto, ha portato il Prof. Missinne a prediligere Civitella del Lago.

Quali sono gli intenti della conferenza?
Con questo appuntamento si vuole, semplicemente, portare a conoscenza degli studiosi e del grande pubblico che può essere interessato all’argomento, la mole di lavoro frutto di sei anni di ricerche che il Prof. Missinne ha pubblicato nel volume “The da Vinci globe”, di ben 249 pagine.

Quando si toccano argomenti di tale portata, in genere, non si ottiene unanime consenso da parte degli studiosi, e si rischia di sollevare diatribe nei consessi culturali tra chi è a favore e chi è contro una determinata tesi…
Ne sono perfettamente cosciente, ho la barba bianca, ma so che solo attraverso lo studio ed il confronto ci si può avvicinare alla verità. Non molto tempo fa il passaggio del genio rinascimentale nel ternano sembrava impossibile, eppure il suo primo disegno firmato ha condotto un Leonardo giovanissimo nella nostra Umbria.

Sarebbe propenso ad organizzare un convegno sulle varie teorie in merito a questo globo?
Certamente si, nello spirito del confronto e del dibattito costruttivo.

A questo punto non resta che porle La Domanda: secondo lei, il famoso Mappamondo è frutto del genio di Leonardo?Questo non lo so, non tocca certamente a me dirlo, so solamente che comunque è un pezzo straordinario, a prescindere dall’attribuzione, anche solo per il fatto, come sostengono moltissimi studiosi, che anticiperebbe la prima raffigurazione del nuovo mondo rispetto al mappamondo Lenox, datato 1510.

Cosa si aspetta, in conclusione, della conferenza del prof. Missinne?
L’aspettativa è quella, come detto, di ampliare le fonti della conoscenza.

Benedetta Tintillini

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