Il libro “Il grande Miao” di Paul Gallico è il libro consigliato a tutti gli inguaribili “gattofili”
Cosa accade quando a un famoso scrittore arriva uno misterioso plico, contenente un manoscritto a prima vista indecifrabile? È molto semplice: cerca in tutti i modi di svelare l’arcano! È così che Paul Gallico, riuscendo a tradurre una scrittura molto strana, un “pasticcio che potrebbe venir fuori se a premere o battere sui tasti non fosse un indice ma una zampetta a cinque dita”, si fa portavoce della storia di una gattina scrittrice, pubblicando “Il grande Miao”, un “manuale d’istruzioni dell’essere umano” di cui, a sua detta, non è il vero autore.
È la gatta Cica a parlare dal punto di vista furbo, intelligente e a volte cinico tipico dei piccoli felini che popolano le nostre case. Orfanella stufa della stressante vita di strada, dopo aver sapientemente scelto una famiglia da conquistare ed dopo esserci riuscita, Cica offre i suoi consigli a tutti i suoi colleghi che vogliano tentare la vita comoda e agiata in compagnia degli esseri umani, toccando con minuziosità ogni ambito di interesse: dai rapporti con colui che pensa, ovviamente sbagliando, di essere il padrone di un animale domestico a come sopravvivere al veterinario, dalla scelta della poltrona da occupare di diritto, alla descrizione delle pose più adatte da assumere per ottenere quel che si vuole.
Un libro scorrevole, divertente e dallo stile fresco e spesso ironico, che si lascia leggere volentieri e che appassiona gli amanti dei gatti, i quali non possono fare a meno di rivedere in ogni comportamento descritto da Cica gli atteggiamenti tipicamente felini dei propri amici a quattro zampe. I “bipedi”, leggendo questo manuale, possono arrivare per un momento alla consapevolezza di essere più vittime che padroni dei loro animali, ma siamo sinceri: bastano delle fusa ben assestate o un tenero miagolio per farci ricadere nella convinzione che loro, in fondo, devono volerci proprio bene.
di Monica Palermi
