Si è aperta lo scorso 16 ottobre la stagione del Teatro Luca Ronconi di Gubbio con l’originale commedia “Il marito Invisibile” , scritto e diretto da Edoardo Erba con Maria Amelia Monti e Marina Massironi.
Il teatro è gremito di persone e le aspettative non sono disattese, la comicità di due bravissime attrici ci porta a riflettere su quanto solitudine e isolamento sono penetrati subdolamente nella vita modificandone gli aspetti principali.
Fiamma (Maria Amelia Monti) e Lorella (Marina Massironi) sono due amiche cinquantenni che non si vedono da tempo e che si incontrano in una videochat.
Tutto ha inizio così, le solite frasi fatte di convenevoli e saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa che si è sposata.
Vista la sfortuna che Lorella ha con le storie d’amore la sorpresa potrebbe essere questa, ma tutto diventa sempre più incredibile quando lei rivela a Fiamma la peculiarità del suo giovane marito norvegese: è invisibile!
Fiamma è preoccupata per la salute mentale dell’amica, vorrebbe aiutarla ma poi… lei per prima è conquistata dalla fatale attrazione dell’invisibilità…
Amante conteso e fedifrago, Lukas, membro di una comunità di invisibili che dilaga, popolo tenuto nascosto secondo il “migliore” cliché di complottismo moderno, entra nella vita di entrambe.
E, sotto l’apparenza di un colpo di scena, si mostra l’inquietante e triste realtà, gli invisibili, quelli che ogni giorno ci circondano, perché la vita li rifiuta o perché loro si isolano nella loro solitudine evitando la vita.
Ci troviamo a riflettere con l’amaro in bocca sui valori dei sentimenti, insieme alla profondità umana, mentre le attrici si dissolvono in bit e suoni digitali… immagini e suoni digitali che diventano padroni delle nostre vite.
Tra una risata e l’altra si tatuano pensieri che hanno la forma di avvertimenti… quanto siamo soli davanti a schermi che ci fanno vivere in una ”finta comunità”?!
Sonia Lustrino