Portare sempre di più chi scienziato non è ad avvicinarsi e, perché no, appassionarsi alla scienza che guarda lontano, verso l’alto, verso l’Universo e i suoi misteri. A questo punta ormai da tempo l’Istituto nazionale di astrofisica che negli ultimi anni ha intensificato la sua attività di comunicazione sia verso i media, come tramite per il vasto pubblico, sia verso le persone comuni attraverso i social, i programmi televisivi, la partecipazione a eventi e manifestazioni in Italia e all’estero e le app.
Gli strumenti messi in campo per comunicare l’astrofisica, i risultati raggiunti e le prospettive per il prossimo futuro sono stati illustrati in un workshop.
L’attenzione verso l’istituto da parte dei mezzi di comunicazione (cartacei e sul web) è cresciuta nel tempo: nel 2012 gli articoli con tag Inaf sono stati 1.250, una cifra più che triplicata l’anno successivo (4.300), salita a 6.172 nel 2014 e arrivata nel 2015 a 8.273.
Una crescita dovuta non solo alla molteplicità dei materiali offerti attraverso il canale Media Inaf – il notiziario online dell’Istituto che offre notizie, video, interviste, approfondimenti, la possibilità di vedere ciò che vedono i telescopi Inaf e altro ancora – ma al livello scientifico di questi materiali, alle immagini spettacolari che spesso accompagnano le notizie, alla qualità dei video offerti.
Nel 2015 su Media Inaf sono state pubblicate 1.230 notizie (la news più letta racconta l’incontro ravvicinato tra Giove e Venere l’estate scorsa) e si sono contati 40mila utenti unici nuovi. Sempre quest’anno i ‘follower’ su facebook sono stati 8.600 in più rispetto al 2014. Anche i dati relativi a Youtube mostrano una visualizzazione crescente dei video di Media Inaf (con la pioggia di meteoriti su Chelyabinsk che rimane, dal 2009, il video più visto di sempre).
Chi vuole rimanere sempre aggiornato, infine, può scaricare diverse app (come quella con il calendario 2016 del Telescopio Nazionale Galileo, fantastiche foto che diventano video cliccandoci sopra) pensate per avvicinare le persone comuni al lavoro dei tanti scienziati e ricercatori che lavorano all’Inaf, sia nelle numerosi sedi sparse in Italia, sia nei tanti progetti che coinvolgono l’Istituto all’estero.