Cresciuti di poco gli incidenti stradali (1,2%). Una delle cause principali la distrazione alla guida
In Umbria, nel 2015, gli incidenti stradali, sono aumentati, se pur di solo un 1,2% rispetto all’anno precedente, con 2.285 sinistri a fronte dei 2.258 del 2014. Sono cresciuti però di ben il 36,2% i morti, con 64 decessi contro i 47 dell’anno precedente, e dello 0,7% i feriti, con 3.318 lesioni.
Questa la fotografia, preoccupante, che emerge dai dati Aci-Istat presentati, giovedì 22 dicembre a Perugia, da Mario Bartolini e Ruggero Campi, presidenti il primo degli Automobile club (Ac) dell’Umbria e di Terni e il secondo dell’Ac di Perugia. Presente inoltre Cristina Bertinelli, assessore al bilancio del Comune di Perugia. In particolare, nel Perugino, si è registrato un più 1,4% di sinistri (1.613 rispetto ai 1.591 del 2014) con un tasso di mortalità aumentato del 55% con 45 decessi nel 2015 rispetto ai 29 dell’anno precedente. “Un peggioramento pericoloso e disastroso – ha commentato Campi –. I dati fanno paura e se anche il numero dei morti fosse diminuito non potremmo accontentarci perché puntiamo allo zero. Non è possibile che si muoia ancora per la mobilità”. “Emerge il fatto – ha aggiunto Bartolini – che una delle principali cause di incidente stradale è la guida distratta. È fondamentale fare una grande campagna di informazione e formazione. Come Aci Umbria siamo impegnati in importanti iniziative”. “L’Aci in Umbria – ha spiegato Campi – ha avuto il coraggio più di dieci anni fa di iniziare a parlare dei problemi legati agli incidenti stradali e lo ha sempre fatto in modo costruttivo. Le cause di incidenti sono molteplici, non ultime, insieme alla distrazione dell’automobilista, le condizioni delle strade e della segnaletica. Troppe volte arriva come risposta dagli enti pubblici che non ci sono i fondi per affrontare questi problemi, cosa che non possiamo accettare anche perché le risorse sono previste dalla legge. Ci sono molti aspetti che vanno migliorati soprattutto nel rapporto con la pubblica amministrazione. Approfitto della presenza dell’assessore Bertinelli per sperare che il Comune di Perugia, con cui non siamo mai riusciti a lavorare, recepisca le nostre sollecitazioni che sono sempre fatte a tutela e nell’interesse dei cittadini”. “In Umbria – ha sottolineato Campi – ci sono due Ac che funzionano, un autodromo e un centro di guida sicura ma non possiamo fare da soli”. Tornando ai dati, in Umbria il 54% degli incidenti si è verificato su strade urbane. Nella provincia di Perugia, sulle stesse strade, il 53% con una diminuzione però dei morti del 55%, 13 decessi rispetto ai 29 del 2014. “Per quanto riguarda la provincia di Terni – ha aggiunto Bartolini – il numero degli incidenti rimane stagnante, ma negli ultimi 4 anni c’è stato un preoccupante aumento di quelli mortali”. Si è passati infatti dai 10 decessi del 2012 ai 19 del 2015.
L’Aci dunque prosegue la sua attività per combattere il fenomeno e prestare servizio ai cittadini. In questo senso Campi ha ricordato l’apertura giovedì 22 dicembre a Norcia di un ufficio mobile dell’Aci. “Il 29 dicembre – ha aggiunto Bartolini – avremo un incontro con la Regione nel quale faremo precise richieste. Che si rinnovi e aggiorni l’accordo di collaborazione tra Aci, Ac Umbria e Regione Umbria, che si predisponga un programma straordinario per la manutenzione delle strade, che si applichi alla gestione della sicurezza stradale la psicologia, che si dia attuazione a una decisione che la Regione ha preso 2 anni fa, quella di organizzare una giornata regionale per la sicurezza stradale. Abbiamo chiesto inoltre alla Regione di affidare all’Aci il ruolo di Agenzia regionale per la sicurezza stradale. Infine, stiamo elaborando un protocollo con l’Anci che prevede due punti fondamentali: invitare i Comuni umbri ad adottare un protocollo comunale di sicurezza stradale e chiedere loro di investire il 50% degli incassi delle multe nella sicurezza stradale”.