In Umbria, come nel resto d’Italia, gli incidenti stradali mortali sono in calo. Lo dimostrano i dati che, in occasione della Giornata regionale sulla sicurezza stradale (12 ottobre), hanno reso noti i servizi di Epidemiologia dei dipartimenti di delle due aziende Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2, come probabile conseguenza delle politiche europee e nazionali applicate nel corso degli anni per la sicurezza stradale.
Questi risultati concordano che, il calo degli incidenti stradali mortali, coincide con il crescente aumento dell’uso dei dispositivi di protezione individuale. Dal sistema di sorveglianza Passi emerge infatti l’aumento tra la popolazione dell’uso delle cinture anteriori mentre è ancora scarso quello delle cinture posteriori. In crescita anche l’utilizzo del casco in motorino e dei seggiolini per i bambini.
Un altro importante comportamento monitorato è la guida in stato di ebbrezza. In Umbria l’8% dei guidatori tra i 18 e i 69 anni ha dichiarato di essersi messo al volante dopo aver bevuto almeno 2 unità alcoliche nell’ultima ora, mentre il 6% ha dichiarato di aver viaggiato in un veicolo guidato da un conducente che, nell’ultima ora, aveva bevuto almeno 2 unità alcoliche. Si tratta di un’abitudine che riguarda più gli uomini che le donne e che è in linea con il dato medio nazionale.
“Rassicura la fascia di età dei neopatentati (18-24enni) – dice Carla Bietta, responsabile del servizio di Epidemiologia del dipartimento di prevenzione della Usl Umbria 1 – sia per il maggior uso delle cinture anteriori sia per la minor propensione alla guida sotto l’effetto dell’alcol”.
Per contro, i dati evidenziano che un maggior rischio di guida sotto l’effetto dell’alcol e senza l’uso di cinture di sicurezza si concentra tra i maschi più istruiti tra 25 e 50 anni, che costituiscono target specifici di popolazione verso i quali rivolgere azioni mirate.