Un innovativo approccio terapeutico per l’infertilità maschile, appena pubblicato dall’importante rivista scientifica internazionale Andrology, è stato sviluppato dal lavoro congiunto di tre Università italiane, fra le quali Perugia.
“Lo studio, condotto per la parte di nostra competenza presso la Struttura Dipartimentale di Andrologia Medica ed Endocrinologia della Riproduzione dell’Università degli Studi di Perugia, attiva dal 2009 presso l’Azienda Ospedaliera ‘S. Maria’ di Terni – spiegano Riccardo Calafiore Giovanni Luca dell’Ateneo perugino -, ha dimostrato che una piccola dose giornaliera, assunta per un mese, di prednisone, un corticosteroide ampiamente utilizzato in clinica per le sue importanti proprietà anti-infiammatorie, è in grado di migliorare significativamente il numero e la motilità dagli spermatozoi in pazienti affetti da severa ostruzione post-infiammatoria delle vie seminali”.
La relazione tra infiammazione del sistema riproduttivo maschile e riduzione del numero di spermatozoi con conseguente infertilità, era nota da tempo, ma non esisteva una terapia valida per migliorare i parametri spermatici nei pazienti infertili con infiammazioni delle vie seminali.
L’idea innovativa di utilizzare un breve ciclo terapeutico a base di prednisone, è risultata invece vincente ed ha consentito di restituire la fertilità e la capacità di procreare alla maggioranza dei pazienti coinvolti nella ricerca.
Lo studio, quindi, ha aperto una nuova e importante prospettiva di trattamento farmacologico, semplice e razionale, di questa patologia, destinato ad un’ampia popolazione di soggetti infertili.