Un risultato che solo l’entusiasmo, la passione, la coralità di intenti e l’amore per la propria città e la propria tradizione può dare. E’ questo il segreto della bellezza e l’ammirazione che in tutti suscita la manifestazione, senza pari, delle Infiorate di Spello.
Anche a Milano, in occasione di Expo 2015, le Infiorate non hanno disatteso le aspettative offrendo uno spettacolo assolutamente all’altezza della loro fama.
Martedì 20 ottobre, l’interminabile serpentone di visitatori arrivati per il loro “viaggio intorno al mondo” fra i padiglioni di Expo 2015, hanno avuto la fortuna di ammirare l’effimera bellezza di un grande tappeto fiorito di 30 metri quadrati, realizzato in tempo reale, sui temi cari alla manifestazione.
Il Cardo, il lungo viale che incrocia il Decumano, per un giorno ha potuto sfoggiare ben due Alberi della Vita alle sue due estremità. Per un giorno l’Albero della Vita è “fiorito” in terra, messaggio fortemente simbolico, ora più che mai essendo in prossimità della chiusura di Expo, nella speranza che il seme gettato con la Carta di Milano possa fiorire e dare frutto, allo scopo di assicurare a tutti gli abitanti del pianeta le risorse necessarie per sopravvivere in modo dignitoso.
Un manipolo di circa 40 infioratori ha realizzato, nell’arco di circa nove ore, l’ennesimo capolavoro, portando alla ribalta del mondo non solo la tradizione spellana, ma la cultura e la bellezza dell’Umbria, non disgiunta dalla generosità e l’accoglienza di chi la abita.
Un fiume interminabile di persone ha potuto assistere a tutte le fasi della realizzazione, dalla posa del disegno, alla spetalatura, alla apposizione dei petali in terra, vedendo nascere e svilupparsi, sotto i propri occhi, un’opera dalla bellezza effimera e dalle regole di esecuzione rigorosissime.
Nell’immagine realizzata, al già citato Albero della Vita, si affianca, sul lato sinistro, una composizione di uccelli e fiori a simboleggiare la natura e la biodiversità da preservare, mentre sul lato destro è stato possibile ammirare una maestosa farfalla, allegoria di costante mutamento e rinascita, sotto la quale digrada un incantevole panorama di Spello con le sue Torri di Properzio, uno degli emblemi della città insieme alle Infiorate. In primo piano, un contadino chino sulla terra, allude ad uno sfruttamento sostenibile del pianeta.
Grazie al club “I Borghi più belli d’Italia”, di cui Spello fa parte, ed all’entusiasmo del Sindaco di Spello Moreno Landrini, del Presidente dell’Associazione Infiorate di Spello, Guglielmo Sorci, e di tutti gli Infioratori, è stato possibile realizzare il sogno di portare le Infiorate ad Expo; occasione unica ed irripetibile, ulteriore affermazione del fascino e dell’ammirazione che questo evento, in bilico fra arte e tradizione, riscuote fra i visitatori e dell’assoluto rilievo che riveste nell’ambito del panorama culturale della regione.
Il miracolo delle Infiorate si ripeterà a Spello la notte tra il 28 ed il 29 Maggio 2016, quando tutto il borgo tornerà a fiorire, in onore della festa del Corpus Domini.
di Benedetta Tintillini