Al via “Investiamo sociale”, un programma di attività formative trasversale organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia a sostegno delle associazioni del Terzo settore per accompagnare l’innovazione sociale e lo sviluppo economico del territorio rispondendo in maniera mirata ai crescenti bisogni delle persone e della comunità, rivolgendosi in particolar modo alle fasce di popolazione più fragili.
Si è pensato di declinare l’intervento in due filoni. Il primo prevede una serie di moduli formativi finalizzati a fornire capacità manageriali, stimolare l’adozione di soluzioni creative attraverso una buona progettazione, migliorare la capacità di collaborare e fare rete nonché l’uso intelligente delle tecnologie digitali da parte del Terzo settore. Il secondo consiste nell’apertura di un concorso per far crescere l’imprenditorialità sociale e sostenere progetti innovativi capaci di generare impatto anche in termini di inclusione sociale e lavorativa.
Il pacchetto delle attività formative è stato presentato nel corso di un incontro online al quale sono intervenuti Cristina Colaiacovo, Presidente della Fondazione CRPG, Daniela Monni, Componente del Comitato di Indirizzo e Presidente della Commissione Welfare e Volontariato e i tre esperti Giuseppe Campana, Fabio Fraticelli (Techsoup Italia) e Giorgio Sordelli che si sono soffermati sui contenuti dei corsi.
Come spiegato dal Presidente Cristina Colaiacovo, “Investiamo sociale” è un percorso formativo nato dalla messa a sistema delle buone pratiche adottate dalla Fondazione nel corso degli anni, ma soprattutto è una linea strategica che non si limita ad erogare risorse economiche ma punta ad offrire supporto e affiancamento agli Enti del Terzo settore attraverso risorse immateriali: “Il mondo del volontariato – afferma Colaiacovo – sta offrendo un contributo fondamentale per fronteggiare la crisi sanitaria e sociale. Con la consueta capacità creativa è riuscito a costruire reti e azioni nel territorio per evitare che le persone più fragili si trovassero isolate facendo fronte con tempestività ai molteplici bisogni sociali che sono esplosi. Gli assetti che l’emergenza Covid-19 sta determinando non cesseranno quando finirà la fase critica, pertanto sarà fondamentale fare attenzione alle trasformazioni in atto ed acquisire competenze e strumenti adeguati per poter svolgere un ruolo peculiare per la tenuta del tessuto sociale ed economico, ma anche per il proprio futuro”.
“La scelta dei percorsi formativi – ha detto Daniela Monni – è stata indirizzata su tre assi strategici per sostenere le organizzazioni, ancor prima che i progetti, nella scelta e nell’attuazione di nuove e più efficaci modalità di azione, basilare presupposto per lo sviluppo di un’innovazione sociale che richiede uno sguardo costantemente rivolto al medio e lungo periodo: Riforma del Terzo settore, Progettazione sociale, Management e comunicazione”.
Attesa da tempo, la Riforma del Terzo settore sarà oggetto di un ciclo di 13 incontri a partire dal prossimo aprile. I seminari saranno tenuti dal Prof. Giuseppe Campana e da altri relatori esperti in materia, saranno incentrati sugli aspetti normativi ed innovativi connessi alla Riforma e verranno indirizzati non soltanto agli Enti del Terzo settore ma anche ai professionisti, ad esempio i dottori commercialisti, che avranno bisogno di elementi interpretativi e operativi autorevoli con cui poter approcciare gli aspetti più significativi della Riforma stessa.
A partire da settembre l’esperto in progettazione sociale Giorgio Sordelli svilupperà un focus su questo tema spaziando dalle principali metodologie di lavoro agli strumenti utili per la costruzione di un progetto, fino alla valutazione e ai sistemi di monitoraggio. L’iniziativa sarà aperta anche ad alcuni studenti dell’Università degli Studi di Perugia e prevederà un loro percorso di inserimento presso un Ente del Terzo settore per sperimentare l’attività di progettazione sul campo.
Un ultimo percorso formativo, sviluppato insieme alla piattaforma Techsoup Italia, riguarderà la gestione del cambiamento e il project management: attraverso un approccio empirico basato su casi d’uso reali e sulla condivisione di risorse pratiche, i partecipanti avranno la possibilità di adottare la metodologia “Agile”, al fine di raggiungere maggiore efficienza ed efficacia nella gestione dei progetti della propria organizzazione.
Il programma del ciclo formativo sarà introdotto il 18 marzo da un intervento del Professor Stefano Zamagni economista e accademico italiano, ex presidente dell’Agenzia per il terzo settore, apprezzato in tutto il mondo per i suoi studi in materia di economia sociale.
Sempre nell’ambito del programma “Investiamo sociale”, nel frattempo, la Fondazione sta lavorando alla messa a punto del bando per la partecipazione al concorso previsto che, come evidenziato in apertura dell’incontro dalla Presidente Cristina Colaiacovo, verrà realizzato in collaborazione con alcune prestigiose realtà regionali e nazionali.