“L’iniziativa editoriale – si legge nella presentazione del volume, edito da Morlacchi – non vuole essere una semplice ricostruzione della storia dell’istruzione in Umbria, ma configurarsi come una vera e propria operazione di salvaguardia e valorizzazione di un aspetto non secondario del suo patrimonio culturale-educativo. Negli studi ospitati, dunque, la scuola e gli studenti, i maestri e la didattica, insieme alle teorie pedagogiche, resteranno al centro, ma indagati con una prospettiva “dal basso”, collocando le istituzioni educative nel più ampio contesto della società locale e mettendo in evidenza le strette relazioni tra scuola e istituzioni, alunni e contesto economico e produttivo, programmi scolastici e capacità di adattamento di essi ai bisogni locali”.
Il libro presentato dai professori Mario Tosti dell’Università di Perugia, Marcello Rinaldi e Alberto Stella, prova a cogliere in prospettiva storica uno degli aspetti più rilevanti delle società contemporanee, uno degli elementi più significativi e incisivi dell’organizzazione sociale degli stati moderni: le istituzioni, le forme e le modalità dei processi educativi e formativi nei loro complessi e articolati risvolti culturali, economici, sociali e politici, ed il segno di questa rilevanza, di questa attualità, sembra essere messo in luce proprio dalla vitalità e dalla originalità degli studi di storia della scuola e delle istituzioni educative nelle loro varie articolazioni e direzioni, che a partire almeno dall’ultimo quarto del secolo scorso e dai decenni a cavallo tra gli anni Novanta e gli anni Duemila, hanno dato il via a varie iniziative di ricerca.
Ne esce un quadro frammentato, che presenta, in generale, una visione verticistica dell’istituzione educativa, che ignora il valore della ricerca interdisciplinare nel campo della storia delle istituzioni scolastiche, l’unica in grado di creare le condizioni per comprendere storicamente il ruolo dell’istituzione nel favorire le condizioni per lo sviluppo ed il progresso personale, culturale, economico e civile di una comunità. Da tale consapevolezza, nasce questa iniziativa che non vuole essere una semplice ricostruzione della storia dell’istruzione in Umbria, ma configurarsi come una vera e propria operazione di salvaguardia e valorizzazione di un aspetto non secondario del suo patrimonio culturale-educativo.