Iss, meno di metà degli italiani si sposta con ‘mobilità attiva’
Mi salta all’occhio un sondaggio secondo cui spetta alle regioni del Nord il primato di residenti che usano la bicicletta o vanno a piedi per i propri spostamenti abituali in alternativa all’uso di veicoli a motore, si parla del 44% della popolazione.
Lo affermano i dati del Sistema di Sorveglianza Passi, il sistema di sorveglianza italiano sui comportamenti rischiosi (o vantaggiosi) per la salute della popolazione adulta che fornisce dati facilmente analizzabili ed usufruibili anche dalle singole AUSL. Il sondaggio è stato realizzato in occasione della Settimana Europea della Mobilità attiva dal 16 al 22 settembre ed è stata condotto su un campione di italiani tra 18 e 69 anni. Complessivamente il 44% delle persone intervistate pratica mobilità attiva, e dichiara di aver usato la bicicletta e/o di essersi spostato a piedi per andare a lavoro, a scuola o per gli spostamenti quotidiani nel mese precedente l’intervista.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di spostarsi a piedi o in bicicletta per almeno 150 minuti alla settimana per mantenere un buono stato di salute e qui il cerchio si stringe perché l’obiettivo vine raggiunto solo dal 21% degli intervistati mentre il 56% risulta non attivo ovvero utilizza solo veicoli a motore per spostarsi. E’ chiaro che in questo tipo di mobilità incidono le scelte personali come quella di comprare casa nei pressi del lavoro o in una zona servita così da poter raggiungere negozi e servizi a piedi o in bicicletta. Quindi vivere bene non significa solo stare lontano dalla città ovvero “in campagna” ma anche vivere in città e spostarsi a piedi o in bici per circa 20 minuti al giorno.
Donatella Binaglia