di Donatella Binaglia
Manca un giorno e poi si saprà chi sarà a conquistare il titolo di “Migliore sportivo del 2016”, titolo decretato da Eurosport.
Tra i candidati svetta il nome di Ivan Zaytsev, l’enfant prodige della pallavolo moderna.
Noi umbri amanti di questo sport lo abbiamo visto crescere e farsi le ossa nelle palestre di Spoleto, città dove è nato 28 anni fa. Figlio d’arte, il padre è un tal “Vyacheslav Zaytsev” Oro ai Giochi di Mosca 1980, segue le orme del padre avviandosi alla carriera di palleggiatore, ruolo che oggi è la chiave del suo successo.
La versatilità di Zaytsev fa di lui l’ultimo ‘universale’ in una pallavolo fatta di ruoli fin troppo precisi e marcati. Lui sa palleggiare, ricevere bene e schiacciare forte. Un giocatore così è il sogno di ogni allenatore. Sarà lui il migliore del 2016? Lo vedremo presto. Sicuramente ha avuto il merito, insieme a tutta la Nazionale Italiana di tenere incollati al televisore un esercito di italiani iniziandoli, durante le olimpiadi di Rio 2016, a uno sport, cosiddetto minore, ma che minore non è, visto che ha il maggior numero di praticanti dopo il calcio.
E poi il carattere: ribelle, iroso, fisico statuario e pelle da usare come un quadro attraverso l’arte del tatuaggio. Insomma, gli elementi per diventare l’idolo delle ragazze ci sono, e ogni volta che arriva a giocare la Sir Safety Conad Perugia, i palazzetti dello sport si riempiono e lui non si sottrae mai a selfie e autografi.
Ivan è al top della sua carriera e lo sa; rimane semplice, parla con accento spoletino e cerca di godersi questo momento, perché il tempo corre veloce, anche se lui un po’ lo ha già fermato grazie al piccolo Sasha che adora, e che la moglie Ashling Sirocchi porta a quasi tutte le partite.
Anche questo è un segno di concretezza e lungimiranza, a soli 28 anni. In bocca al lupo Ivan, l’Umbria è con te.
