Prendi un gruppo di merlettaie provenienti da mezza Italia, una performance live all’aperto di macramé al termine della quale il risultato è un’autentica opera d’arte collettiva, l’idea di porvi al centro un piatto in ceramica e poi quella di realizzare un evento per installare il manufatto all’interno di un museo. Eccoli gli ingredienti di una suggestiva ricetta artistica, denominata “La corda del San Sebastiano”, uscita dalla “cucina” dell’undicesima edizione di “Fili in Trama”, la consolidata Mostra internazionale del Ricamo e del Merletto che si svolge ogni settembre a Panicale. Ingredienti che sono andati a far crescere la grande attesa nel mondo del ricamo nazionale e non solo per l’iniziativa che si è svolta giovedì 28 dicembre al Museo del Tulle “Anita Belleschi Grifoni” di Panicale quando è stata posta l’istallazione di un’opera sui generis che riprende il motivo a “corda” presente nel cinquecentesco affresco del Perugino “Il Martirio di San Sebastiano”, custodito nell’omonima chiesa panicalese.
“La corda” è stata realizzata e poi donata dal “Gruppo Amiche del macramè” di Castelgomberto, cittadina della provincia di Vicenza, all’associazione “La Trama di Anita” di Panicale che da sempre, in collaborazione con il Gal Trasimeno-Orvietano, organizza “Fili in Trama”. La cerimonia ha suggellato un patto di collaborazione culturale e di amicizia tra due realtà tessili, appunto quella del Museo del Tulle di Panicale e quella del Museo del Macramè e Margarete di Castelgomberto, incrementatosi proprio nell’edizione 2023 della Mostra mercato in cui si è voluto rendere omaggio ai 500 anni della morte del Perugino e sottolineare lo stretto legame delle arti applicate alla pittura del grande maestro del Rinascimento italiano con una serie di eventi a tema sotto la direzione artistica di Anna Lisa Piccioni e il coordinamento di Francesca Caproni per il Gal Trasimeno-Orvietano e Marco Mannarelli per l’Associazione La Trama di Anita APS.
Nel dettaglio, l’opera che è stata installata è stata realizzata come performance aperta al pubblico in macramè (un merletto creato secondo un’antica tecnica marinara con filati intrecciati e annodati tra loro, senza l’ausilio di aghi o uncini), da maestre merlettaie provenienti da tutta Italia sotto la guida della vicentina Maria Luisa Tonello: Cinzia Aureli di Pesaro, Elena Gabrici di Forlì, Marcella Barchiesi di Ancona, Anna Geron di Padova, Giovanna Ceccato di Treviso, Patrizia Lia di Priverno (LT), Cristina Di Patrizio di Roma, Alessandra Pedrotti di Trento, Nadia Ferrieri di Foligno, Diana Poidimani di Terni e Laura Zaccaria di Vicenza. Poi, si è deciso di inserire al centro anche un piatto in ceramica di Deruta, opera autentica realizzata da Elisabetta Modica dell’azienda derutese “La mi’ Cocca”.
Il programma, dopo un concerto di benvenuto da parte dell’artista Dalia Lazar, apprezzata pianista che vive a Panicale, ha visto i saluti Istituzionali del Presidente del Gal Trasimeno-Orvietano Gionni Moscetti, dei rappresentanti delle amministrazioni comunali di Panicale e Castelgomberto e di Marco Mannarelli de “La Trama di Anita”. Quindi gli interventi di Maria Luisa Tonello, responsabile del Museo di Castelgomberto; Anna Lisa Piccioni per la direzione artistica del Progetto; e Francesca Caproni Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano che ha affermato: “questa è sicuramente una delle occasioni per ufficializzare il riconoscimento di “Fili in Trama” quale evento e fiera di livello nazionale e per questo come associazione provvederemo a redigere apposita richiesta con l’auspicio che tutto ciò avvenga prima possibile. Siamo veramente gratificati dal fatto che questo evento abbia fatto apprezzare Panicale in ogni parte d’Italia e non solo, ma anche rinnovare il grande spirito di amicizia che si è creato attraverso una condivisione costante degli obiettivi. Per questo ospiteremo di nuovo tante persone alle quali, venendo da fuori e fermandosi nel comprensorio del Trasimeno per tre giorni, proporremo la visita ad alcuni luoghi della nostra splendida Umbria nei quali si possono godere iniziative natalizie – ma anche esperienze nel tessile – a partire dall’Albero di Natale in acqua più grande del mondo di Castiglione del Lago.