La Stagione 22/23 del Teatro della Filarmonica di Corciano ospita, domenica 5 febbraio alle 17, La divina Sarah da «Memoir» di John Murrell, con Lucrezia Lante della Rovere e Stefano Santospago diretti da Daniele Salvo e con il testo è di Eric-Emmanuel Schmitt.
Dialogo intimo e vibrante, divertente e commovente, lo spettacolo, conosciuto in Francia con il titolo Sarah et le cri de la langouste, è una commovente evocazione della grande attrice Sarah Bernhardt al crepuscolo della sua vita, nella sua villa di Belle-Ile-en mer, nel momento in cui scrive il secondo volume delle sue memorie.
Nonostante le raccomandazioni del suo medico, Sarah si espone per troppe ore al sole. Ha bisogno di luce, di calore, di affetto. Al suo fianco, il suo fedele segretario Georges Pitou, suo unico confidente e testimone. Sarah ricorda gli episodi della sua vita, rivive le sue grandi interpretazioni, chiede al suo fido segretario di reinterpretare tutti i personaggi che ricorda perfettamente a memoria: sua madre, un amante, un marito, un medico, un impresario texano e persino Oscar Wilde. La bellezza di questo testo è dovuta alla particolare impressione di assistere a un momento raro: il crepuscolo fiammeggiante di uno dei più grandi artisti sulla scena e l’esposizione di una donna eccezionale che ha segnato il suo tempo. Una sorta di Viale del tramonto, di momento irripetibile, delicatissimo e unico. Lucrezia Lante della Rovere e Stefano Santospago interpretano magistralmente i due ruoli in un continuo gioco di specchi, di divertissement, di rimandi reciproci, di giochi metateatrali godibilissimi, interrogandosi sulla funzione dell’Artista e sulla necessità del Teatro oggi, nella nostra società post pandemica.
Dalle note di regia di Daniele Salvo: “Nel diciannovesimo secolo, una famigerata attrice francese, divenne nota come The Divine Sarah. Questa donna potrebbe senza dubbio essere definita una celebrità. Sarah Bernhardt: The First Artist Superstar. Ma era più di una semplice ‘superstar’ era un essere incredibile, un’anima meravigliosa. Sarah Bernhardt nacque in Francia nel 1844, figlia illegittima di una cortigiana, Henriette-Rosine Bernard, battezzata, era destinata a condurre una vita normale. Il suo progetto originale di essere una suora, non era il percorso che sua madre, importante cortigiana parigina, immaginava per lei, ma Sarah, con il sostegno dei suoi mecenati, divenne un’attrice. Divina agli occhi di Oscar Wilde, ‘Voce d’oro’ per Victor Hugo, ‘mostro sacro’ del teatro francese per usare l’espressione scelta da Sacha Guitry, la grande tragica Sarah Bernhardt ispira ‘Memoir’ al drammaturgo Murrell”.
Info e biglietti
È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.