Una volta tanto l’Inno di Mameli è stato davvero il Canto degli Italiani, ed il tricolore non ha sventolato per sostenere undici baldi giovani soltanto, con l’iniziativa La Radio per l’Italia l’Inno di Mameli, Azzurro, La canzone del Sole e Nel blu dipinto di blu hanno risuonato per tutto lo stivale. A fare da coro le sirene di tutte le navi della Marina Militare attraccate nei vari porti d’Italia, una su tutte la nave più bella del mondo: la splendida nave scuola Amerigo Vespucci, vanto della nostra Nazione.
Alle ore 11.00 in punto di oggi in tutta Italia, tutte le radio, nazionali e locali, hanno trasmesso per la prima volta nella storia del nostro Paese la stessa programmazione, unite nell’iniziativa La Radio per l’Italia – #laradioperlitalia.
Anche l’Aeronautica Militare ha voluto far sentire la propria presenza ed il proprio sostegno, rendendo omaggio all’Italia con l’Inno di Mameli e la bandiera italiana portata in volo.
Con questo piccolo ma importante gesto tutte le radio italiane, con le persone che ogni giorno ci lavorano, hanno voluto stringersi a tutti gli Italiani, mandando a ciascuno di loro un immenso abbraccio.
Dato che ora il tempo a disposizione di ognuno di noi è molto, cogliamo l’occasione per pubblicare il testo integrale dell’Inno d’Italia, dato che la maggior parte di noi limita la sua conoscenza alla prima strofa… Perché non imparare tutto l’Inno Nazionale?:
Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l’ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l’Unione, e l’amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Dall’Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn’uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d’ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l’Aquila d’Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
(Evviva l’Italia
Dal sonno s’è desta
Dell’elmo di Scipio
s’è cinta la testa
Dov’è la vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò).