Il cinema, incredibile meraviglia attesa e cercata fin dai tempi degli alchimisti, nasce ufficialmente una sera di dicembre del 1895. Quella sera la morte cessa di essere assoluta. Il tempo perduto torna a rivivere. Ha inizio così la più grande avventura della modernità: catturare la vita, interpretarla, raccontarla.
I più bei cortometraggi dei fratelli Lumière che stupirono e sedussero il mondo 120 anni fa – vedute, scene comiche, riprese di eventi storici e luoghi esotici, esperimenti bizzarri – tornano a vivere per la prima volta sul grande schermo, restaurati, in una qualità fotografica sbalorditiva.
Al Cityplex di Terni, lunedì 3 ottobre, Lumière – La scoperta del cinema, il film realizzato da Thierry Frémaux (Direttore dell’Institut Lumière di Lione e del Festival di Cannes) che raccoglie i cortometraggi più sorprendenti dei Lumière e ci racconta la storia incredibile di questi due uomini, che dopo aver inventato il cinema, hanno continuato a lavorare, traendo piacere e slancio non dai bilanci, ma dai progetti, da una ricerca instancabile volta verso il futuro. La voce narrante è quella di Valerio Mastandrea.
Lunedì 3 ottobre alle ore 20:15 introduzione al film a cura di Sentieri del Cinema e di seguito la proiezione.
«Il cinema mondiale deve a Louis Lumière la propria nascita e il proprio impulso, e li deve al dinamismo dei primi film da lui girati, che già contengono in sé tutto il futuro, il passato, il presente del cinema e la cui perfezione riesce a sfuggire allo spazio e al tempo. Mentre quelle macchine da presa e da proiezione assomigliano ancora alle prime locomotive, che ancora nel 1920 trainano vagoni a forma di diligenza, le immagini dei film di Louis Lumière hanno già l’aspetto, la forma, la potenzialità di una monorotaia, come tra cent’anni tra mille anni, avranno la potenzialità di quella che agli occhi dei nostri discendenti sarà l’ultima immagine della modernità». Henri Langlois