La Diocesi di Orvieto-Todi e l’Associazione Culturale Matavitatau promuovono, dal 19 al 26 maggio nella chiesa di San Benedetto a Todi, la mostra dal titolo: “LabOra. Persona. Lavoro. Bene comune. Immagini e testimonianze sul significato, la dignità e le sfide del lavoro” a cura di Alessandra Di Pilla, rappresentante della Consulta delle Aggregazioni Laicali dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve.
Già presentata nel 2018 dall’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve a Perugia, l’esposizione vuole offrire un’occasione pubblica di riflessione sul tema del lavoro, dimensione fondamentale della persona e della società, che sta vivendo oggi profonde trasformazioni.
La mostra, che ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Todi, gode del contributo e la collaborazione di: Arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve, ACLI associazioni cristiane Lavoratori italiani, Pastorale Giovanile Orvieto-Todi, Rotary Club Todi, testata giornalistica Umbria e Cultura, Hotel Fonte Cesia, Centro Nazionale Opere Salesiane, Formazione Professionale Marsciano.
L’inaugurazione avrà luogo a Todi, sabato 18 maggio 2019 alle ore 15,30 presso la Sala delle Conferenze del Palazzo del Vignola, in Via del Seminario a Todi alla presenza di Sua Eccellenza Monsignor Benedetto Tuzia Vescovo di Orvieto-Todi. Interverranno all’evento il Prof. Giorgio Vittadini, ordinario di Statistica metodologica all’Università di Milano Bicocca e Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, la Dott.ssa Nunzia De Capite, Ufficio Politiche Sociali di Caritas Italiana, il Dott. Francesco Vignaroli, curatore della prima sezione della Mostra e attuale Presidente della II Commissione bilancio presso il Comune di Perugia e la Dott.ssa Nicoletta Bernardini, Presidente dell’Associazione Culturale Matavitatau; modererà l’incontro il dott. Marcello Rinaldi, Direttore di Caritas della Diocesi di Orvieto- Todi. Seguirà la visita guidata della mostra, ospitata all’interno dello spazio espositivo chiesa di San Benedetto, a cura della curatrice Alessandra Di Pilla.
Durante il periodo espositivo è previsto un incontro collaterale dal titolo “Politiche attive del lavoro: un incontro ci salverà” previsto per sabato 25 maggio 2019 alle ore 18,00 presso la Sala del Trono del Palazzo Vescovile, in Piazza del Popolo a Todi al quale prenderanno parte: Maurizio Mirri,
Direttore Politiche Attive per il Lavoro di GI Group, Bruno Chiavari Responsabile Regionale ACLI, Giorgio Colajacomo direttore dell’Opera e della Comunità Salesiana di Perugia.
La pressante attualità del tema lavoro e lo stimolo venuto dalla Settimana sociale dei Cattolici italiani, che si è tenuta a Cagliari nel 2017, ha indotto la Consulta delle Aggregazioni laicali della Diocesi di Perugia – Città della Pieve a promuovere una mostra su questo importantissimo tema.
La mostra, curata dalla dott.ssa Alessandra Di Pilla della Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali ed esposta per la prima volta a maggio 2018 a Perugia «vuole offrire un’occasione di riflessione sul tema del lavoro dimensione fondamentale della persona e della società che sta vivendo profonde trasformazioni», come spiega la prof.ssa Maddalena Pievaioli, segretaria della Consulta diocesana.
Cosa offre la Mostra LabOra?
La mostra si snoda intorno a tre punti focali, corrispondenti alle tre sezioni espositive che la compongono: il significato positivo del lavoro, aspirazione alla realizzazione integrale della persona; le criticità e i problemi del lavoro nel contesto di un mondo che cambia in fretta; alcune esperienze di “buon lavoro”, tentativi e realizzazioni presenti anche sul nostro territorio.
La mostra LabOra si compone di 28 pannelli con testi, immagini e brevi video. Il punto di vista con cui si guarda al lavoro è quello del magistero di Papa Francesco, al quale è dedicata la prima sezione. Il lavoro che vogliamo è “libero, creativo, partecipativo e solidale” in esso “l’essere umano esprime e accresce la dignità della propria vita” (Evangelii Gaudium, 192). La Chiesa riconosce il significato positivo del lavoro, quale aspirazione alla realizzazione integrale della persona che si esprime nelle relazioni con gli altri uomini e con l’ambiente. La considerazione positiva del lavoro che caratterizza la nostra cultura non è scontata: è figlia dello sguardo cristiano, che ha valorizzato l’uomo che lavora, in un modo rivoluzionario, sconosciuto al mondo antico.
La prima sezione della mostra: La rappresentazione del lavoro nella nostra storia, considera il significato positivo del lavoro alla luce della tradizione cristiana, attraverso alcune delle espressioni più significative di essa nel nostro territorio: il ciclo sul lavoro nelle formelle della Fontana Maggiore di Perugia (1278); l’esperienza dei santi umbri Benedetto e Francesco; il lavoro nelle corporazioni della Perugia medievale. Ad arricchire la sezione, la presenza dei calchi ottocenteschi in gesso di due formelle delle Fontana, concessi dall’Accademia di Belle Arti di Perugia.
La seconda sezione Il lavoro che non vogliamo. Emergenze e sfide dell’oggi, fa eco alla 48ª Settimana Sociale dei Cattolici (Cagliari 2017). Si considerano alcune criticità del mondo del lavoro: la disoccupazione dei giovani, con la necessità di orientarsi e di valorizzare il percorso di studi; l’occupazione femminile e la conciliazione tra lavoro e famiglia; la crescente condizione precaria del lavoro, con l’urgente domanda di istruzione e formazione permanenti che permettano una continuità lavorativa nella vita delle persone.
La terza e ultima sezione: Buon lavoro. Volti e storie dal nostro territorio, propone brevi video-interviste ad aziende del territorio, esperienze di “buone pratiche” già in atto in campi come quelli della formazione, della conciliazione tra lavoro e famiglia, della responsabilità sociale e della cura del territorio. Documentando di una realtà locale dalla quale emergono testimonianze che è possibile fare impresa, pur in presenza di grandi difficoltà, nel segno dell’efficienza e dell’equità, rispettando e valorizzando le persone.