“La Lampada della pace” e il messaggio francescano ogni anno vengono portati, dalle auto d’epoca dell’Automotoclub Storico Assisano, dove Francesco si è reso vivo con una testimonianza tangibile del suo messaggio.
Così, quest’anno, la carovana di macchine d’epoca della XXIII edizione de “Sentieri Francescani”, partirà dalla città del poverello, sabato 22 aprile, per spostarsi a Poggio Bustone dove Francesco arrivò nel 1208, e nelle grotta sopra alla Basilica, vide un angelo che gli preannunciò il successo del suo messaggio.
Il programma prevede per venerdì 21 alle ore 16, la cerimonia di consegna sulla tomba di San Francesco, da parte del Padre Custode della Basilica di San Francesco, della “Lampada della Pace” e del messaggio Francescano che verrà consegnato al Padre Custode della Basilica di San Giacomo di Poggio Bustone.
Un rituale questo che vede, nella sua semplicità, una simbologia forte e vivace di pace per tutte le popolazione del mondo in un momento in cui le guerre sembrano acuirsi, minando le fin troppo fragili certezze umane. Nel percorso gli equipaggi visiteranno il Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco (sabato 22), il sacro Speco di Poggio Bustone situato alla base di una rupe, a più di 1000 m di altezza (domenica 23), la chiesa e il convento di San Giacomo e il santuario Inferiore di Poggio Bustone.
“Il turismo delle auto d’epoca – spiega Marco Capomaccio Presidente dell’ASA – ha raggiunto una quota consolidata di partecipanti che ogni anno, girano l’Italia portando in viaggio pezzi di storia del design italiano, ovvero le loro macchine, un patrimonio importante che senza queste manifestazioni resterebbe chiuso all’interno dei garage di proprietà. Il nostro club, come tutti quelli federati ASI, cerca di stimolare i proprietari di questi gioielli a viaggiare con i mezzi storici così da farli vedere e apprezzare alle giovani generazioni che saranno i futuri custodi del patrimoni automobilistico”.
La manifestazione si svolge con il patrocinio del comune di Assisi, Sant’Anatolia di Narco e Poggio Bustone.
Donatella Binaglia