“E’ possibile bloccare l’epidemia del virus di Ebola in corso in Africa occidentale. Ma è necessario agire in fretta e cooperare perché si interrompa la catena dei contagi attraverso la prevenzione e norme igieniche adeguate”. Ad esprimere ottimismo sulle possibilità di bloccare il virus Ebola, Giorgio Pal, presidente della Società europea di virologia.
I focolai di Ebola, spiega l’esperto “sono stati sempre contenuti in passato. In questo caso l’epidemia è più ampia perché si verificata in Paesi che non erano preparati e dove le abitudini igieniche hanno dato una mano al virus. Ma questa epidemia ha indotto anche alcune industrie farmaceutiche ad andare avanti con le sperimentazioni cliniche, mai fatte perché i casi erano relativamente pochi. Nessuno era disponibile ad investire. La pressione creata dai media e dall’Oms per la vastità del contagio ha avuto effetti in questo senso”.
“I vaccini sono stati già trovati, funzionano sia sulle scimmie che sul modello murino. Ci sono anche molecole che hanno dato buoni risultati. Anche noi all’università di Padova in collaborazione con l’istituto Karolinska di Stoccolma abbiamo sperimentato un farmaco con buoni risultati. Ora, sui vaccini, si tratta di fare una sperimentazione rapida, visto che non c’è tempo di seguire i tempi classici delle sperimentazioni. Sarà necessario concedere, come ha già deciso dall’Organizzazione mondiale della Sanità, l’uso di questi vaccini off label o per uso compassionevole sull’uomo”, conclude Pal.