“Vietato non toccare” è la parola d’ordine della nuova mostra inaugurata a Gubbio per celebra l’arte e il genio di Leonardo da Vinci. Nella splendida cornice di Palazzo dei Consoli sono ospitate fino all’1 maggio 2023 le ricostruzioni interattive delle lungimiranti macchine e invenzioni di una delle menti più innovative ed eclettiche della storia dell’umanità. La mostra, dal titolo “L’ingegno di Leonardo. Le macchine”, è curata da Gabriele Niccolai, titolare del Museo Leonardo da Vinci di Firenze da cui provengono gli oltre 50 modelli esposti, fedelmente ricostruiti a mano. Alcune ricostruzioni di macchine leonardesche si possono ammirare anche in suggestivi spazi esterni del centro storico di Gubbio. In mostra i modelli di macchine militari, di ingegneria civile e idraulica, accanto a studi per il volo umano ed oggetti curiosi, pronti a meravigliare visitatori di ogni età che potranno in autonomia azionarli e scoprire il funzionamento.
La mostra
Leonardo ha disegnato i progetti di alcune delle più importanti innovazioni nella storia dell’ingegneria. Nella mostra a Palazzo dei Consoli si potranno ammirare oltre 50 modelli in scala di varie dimensioni, fedelmente ricostruiti a mano utilizzando i materiali dell’epoca cioè legno, cotone, ottone, ferro e corde. Sono opera di Carlo Niccolai prima e del figlio Gabriele oggi, titolare del Museo delle Macchine di Leonardo di Firenze. Si tratta di macchine militari, di ingegneria civile e idraulica, accanto a studi per il volo umano ed oggetti curiosi. Si possono ammirare, tra gli altri: l’odometro, il girarrosto a vapore, il primo modello di carro armato, il ponte arcuato di tipo militare, il cannone navale, la scala mobile, il robot, il riflettore e ancora l’elica, il deltaplano e il paracadute.
Sono parte di una prestigiosa collezione che conta oltre 400 modelli unici, ricostruiti in oltre 50 anni di ricerche e lavorazioni artigianali. Si tratta attualmente della collezione più grande dedicata alle macchine di Leonardo da Vinci ed è richiesta per esposizioni in tutto il mondo che hanno toccato, tra gli altri, Stati Uniti, Brasile, Corea del Sud e Giappone, curate da Niccolai srl e Teknoart Firenze. La mostra di Gubbio è la seconda tappa di un grande tour itinerante che proseguirà per i prossimi dieci anni.
Nella mostra a Gubbio i visitatori diventano protagonisti attivi: possono, infatti, azionare in modo autonomo le macchine attraverso il movimento di maniglie e manovelle così da scoprirne il facile funzionamento. Accanto ad ogni macchina è visibile l’immagine della pagina del codice che riporta il disegno tecnico eseguito da Leonardo, utilizzata per la ricostruzione fedele del modello, insieme ad un’accurata descrizione. I suoi manoscritti testimoniano, infatti, gli esperimenti compiuti, dalle soluzioni ideate per risolvere problemi pratici del tempo alle intuizioni per possibilità future.
Pochissimi dei progetti di Leonardo sono arrivati alla costruzione, tanto da essere ritenuti da alcuni studiosi solo oggetti di fantasia. Ci sono documentazioni e prove, invece, che ne realizzò diversi, come il contatore d’acqua di cui è presente il modello in mostra, costruito per Villa Rucellai a Firenze. Verso il 1510 il padrone di casa chiese a Leonardo un disegno per un macchinario capace di calcolare l’acqua da erogare nel suo giardino botanico. Altri non era che una ruota dispensatrice di acqua a ritmo costante: oggi la conosciamo grazie ad un disegno, riprodotto sull’originale di Leonardo, da Benvenuto Della Volpaia, abile costruttore di orologi e altri meccanismi per la misurazione.
Una sezione della mostra è dedicata ai più piccoli, con giochi interattivi ispirati alle macchine di Leonardo da Vinci per sperimentare e scoprire questo grande genio divertendosi.