All’asta lettera di Einstein a Roosevelt: Germania assembla armi nucleari

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Gli esperti del dipartimento di manoscritti di Christie’s hanno descritto la lettera con la quale Albert Einstein mise in guardia il presidente degli Stati Uniti F.D. Roosevelt sui progetti della Germania sulla predisposizione di un equipaggiamento nucleare, come una delle lettere più influenti della storia.

Le lettere in realtà sono due. Quella che andrà all’asta il 10 settembre è una versione, non spedita e firmata della lettera del 1939 del fisico Albert Einstein, premio Nobel per la scoperta della teoria della relatività, al presidente americano Franklin Delano Roosevelt. Einstein avvertiva che la Germania avrebbe potuto assemblare armi nucleari.

Un documento stimato tra i 4 e i 6 milioni di dollari. Nella sua breve nota Einstein scriveva che “i recenti lavori di fisica nucleare hanno reso probabile che l’uranio possa essere trasformato in una nuova e importante fonte di energia… per la costruzione di bombe estremamente potenti”. Einstein, dunque, incoraggiò il governo statunitense a svolgere un lavoro simile sulla fissione nucleare.

“Questa è stata descritta come una delle lettere più influenti della storia”, ha dichiarato Peter Klarnet, specialista del dipartimento di manoscritti di Christie’s.

La seconda lettera più lunga e consegnata al presidente americano, è conservata nella collezione permanente della Franklin d. Roosevelt Library di Hyde Park a New York.

Einstein dettò la lettera in tedesco al suo ex studente, il fisico di origine ungherese Leo Szilard, che aveva già brevettato l’idea della reazione nucleare a catena e aveva compreso il potenziale militare. Szilard la tradusse in inglese e ne fece due versioni dattiloscritte, di lunghezza leggermente diversa, che inviò a Einstein per la sua approvazione. Quella che andrà all’asta da Christie’s include la nota a matita di Szilard in alto “originale, non spedito!”.

Ironia della sorte, Einstein si pentì dell’influenza che la sua lettera ebbe sullo sviluppo del programma americano per la bomba nucleare del progetto Manhattan e divenne un sostenitore del disarmo nucleare.

S.M.R.

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