E’ stato recentemente pubblicato, a cura della SOI (Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana), il volume “Colture in vitro: note di laboratorio”, nel quale si è inteso raccogliere, in modo organico, gli appunti di laboratorio e le esperienze del Gruppo di Lavoro “Micropropagazione e tecnologie in vitro”.
La SOI, fondata nel 1953 a Firenze, è una società senza fini di lucro impegnata nel settore orto-floro-frutticolo, con lo scopo di sviluppare la cooperazione scientifica e tecnica e lo scambio di idee e di conoscenze tra il mondo della ricerca scientifica, gli imprenditori ed i professionisti del comparto.
In seno alla SOI sono operativi numerosi Gruppi di Lavoro, tra cui quello di “Micropropagazione e tecnologie in vitro”, del quale fanno parte i curatori del volume (Maurizio Micheli, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali – Università degli Studi di Perugia; Emilia Caboni, Primo Ricercatore del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) – Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma; Maurizio Lambardi, Primo Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree di Sesto Fiorentino (FI); Simona Monticelli, Ricercatore del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) – Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma). Esso si compone oggi di oltre 110 iscritti, tra ricercatori, responsabili e addetti di laboratori commerciali, studenti ed appassionati.
La micropropagazione è una tecnica di propagazione vegetativa assai diffusa in Italia e nel mondo, anche e soprattutto in ambiti commerciali, ormai quasi alla pari delle più classiche e tradizionali, quali l’innesto e la talea. Può essere applicata a moltissime specie vegetali e deve essere effettuata in appositi laboratori e da personale specializzato al fine di ottenere risultati di qualità elevata. Le piccole plantule, ottenute utilizzando organi di piante madri o porzioni di essi, vengono allevate in appositi contenitori in vetro, in ambiente sterile, posizionate su substrati generalmente gelificati, costituiti da sali minerali, composti organici, carboidrati ed altre sostanze, studiati appositamente per soddisfare le esigenze nutritive di ogni specie micropropagata. Ogni anno, nel nostro Paese, vengono prodotti oltre 30 milioni di piante da parte dei numerosi laboratori commerciali, supportati da oltre 40 laboratori di ricerca.
Da questo enorme bagaglio di esperienze è scaturita la necessità di una raccolta organica degli appunti di laboratorio che fosse di semplice e rapida fruizione. In genere ogni laboratorio raccoglie le proprie informazioni ed esperienze al fine di migliorare le tecniche utilizzate quotidianamente. Il prezioso lavoro dei curatori ha permesso di riunire, in un unico volume di elevato livello tecnico e scientifico, 76 “Note”, elaborate da 144 autori italiani e stranieri e suddivise in tre sezioni: “Miglioramenti metodologici”, “Problematiche” e “Protocolli”; oltre 60 sono le specie di interesse agrario e ornamentale prese in considerazione.
La serie di manuali tecnici e specialistici inaugurata dalla SOI con questo volume ha come primario obiettivo quello di essere un sostegno per ricercatori, professionisti ed esperti che lavorano nel campo delle colture orticole, floricole e frutticole, con l’auspicio che possa essere uno strumento, agile e comprensibile, per promuovere la cultura dell’ortoflorofrutticoltura italiana.
di Benedetta Tintillini