Il Centro Regionale Lipu di Castiglione del Lago lancia una call per arruolare volontari disponibili a prestare la propria opera per salvare i volatili in difficoltà.
“Tra breve inizierà il periodo dell’arrivo dei “grandi numeri”: volatili caduti dai nidi, piccoli non ancora in grado di alimentarsi da soli. Dal passero al gufo, dal merlo alla civetta, ogni giorno avranno bisogno di noi, della nostra costanza, della nostra attenzione, delle nostre cure per poter sopravvivere e tornare liberi”.
La primavera è alle porte e per il Centro regionale Lipu di Castiglione del Lago, una sorta di “ospedale per volatili”, si è nuovamente alla vigilia del periodo dell’anno più intenso e gravoso in cui la struttura deve essere in grado di fronteggiare continue emergenze. Per questo motivo l’Associazione lancia un appello: “Abbiamo bisogno dell’aiuto di altri volontari che si uniscano a noi. Nessun centro di recupero potrebbe esprimersi al meglio senza l’apporto dei volontari, del loro tempo, poco o tanto, che essi possono mettere a disposizione nell’aiuto sulla gestione degli animali, ma anche nelle mansioni e nelle attività del Centro”.
Il Centro Lipu Umbria da quattro anni ha sede all’interno dell’ex aeroporto Eleuteri di Castiglione del Lago.
Unica struttura del genere in tutta la regione e importante punto di riferimento anche per i territori limitrofi, attraverso il suo apparato tecnico e il suo tenace gruppo di volontari garantisce assistenza continua all’avifauna selvatica in difficoltà.
La Lipu, come a più riprese spiegato dal responsabile regionale Alfiero Pepponi e dalla referente per il Trasimeno Tiziana Brusconi, a differenza di altri Centri, accoglie nella sua struttura non solo rapaci o specie considerate “pregiate”, ma ogni individuo rinvenuto in difficoltà a qualunque specie esso appartenga. Questo, specialmente nel periodo marzo/settembre, è fonte di un immenso ed impegnativo lavoro poiché i piccoli rinvenuti in quel periodo sono per la maggior parte dei pulli caduti dai nidi.
Il Centro Lipu Umbria non è solo recupero ma educazione ambientale, campi estivi, monitoraggi e censimenti, didattica nelle scuole, corsi.
Vi operano un veterinario (Massimo Balducci), due biologhe (Federica Tagliavia e Marta Duca) e Tiziana Brusconi, addetta alle prime cure. Oltre ad un gruppo di venti volontari. Ma il personale non basta per far fronte ai numeri che ruotano attorno a questa struttura.
Da qui l’appello ai cittadini veicolato attraverso i social ad avvicinarsi ad una esperienza che definiscono “coinvolgente e gratificante”.
Questi i contatti per chi fosse interessato: umbria@lipu.it. Telefono: 3383560692.