Quella di sabato scorso è stata una interessante conferenza-dibattito partecipata e attenta, con molti cittadini giunti in piazza S. Maria per ascoltare le ultime scoperte di Luca Tomio, dalle quali è possibile trarre numerosi spunti per un notevole sviluppo del territorio.
Oltre al sindaco Filiberti e il capogruppo Dimiziani, erano presenti all’incontro anche il Presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi, il sindaco di Scheggino Paola Urbani, il vicesindaco di Alviano Giovanni Sabatini.
La relazione di Luca Tomio è stata preceduta da un intervento del Magistrato Federico Bona Galvagno che ha analizzato la valenza culturale artistica, architettonica e ambientale del nostro territorio al quale non mancano certo le potenzialità per attrarre grandi flussi turistici sia a livello nazionale che internazionale. Riguardo alla scoperta di Tomio, relativa alla presenza del grande Leonardo presso le Cascate delle Marmore nel 1473 è stato perentorio:”Gli indizi sono univoci e concordanti. Il disegno degli Uffizi di Leonardo non può che raffigurare le Marmore e la Valle di Terni”.
Una seconda scoperta è stata rivelata recentemente dallo storico dell’arte milanese, per la quale il comune di Lugnano in Teverina gli ha consegnato il Rosone d’Argento: una pagina del Codice Atlantico attesterebbe la presenza di Leonardo nella media valle del Tevere anche nel 1503, al seguito di Cesare Borgia, altri documenti a sostegno sono una lettera conservata a Todi e probabilmente altri testi presenti nell’Archivio della Chiesa Collegiata. A tale scopo il Comune di Lugnano, insieme ad altri comuni limitrofi interessati, promuoverà un gruppo di studio composto dal direttore del Museo Civico Sonia Trenta, dallo storico locale Antonio Santilli, da Emilio Lucci esperto conoscitori degli archivi e documenti locali e dallo stesso Tomio, allo scopo di ricostruire il possibile percorso leonardesco che da Lugnano conduce da una parte ad Alviano Guardea Montecchio Civitella e Todi e dall’altra verso Amelia, Narni, le Marmore e la Valnerina.
Le scoperte su Leonardo si sviluppano in mille direzioni nella terra abbracciata dal Tevere e dal Nera, e se alla serata di sabato a Lugnano era presente anche Paola Urbani sindaco di Scheggino, con cui Tomio sta proficuamente lavorando in sinergia per la promozione della Valnerina, Ginevra Sanminiatelli Corsini dalle poltrone del pubblico ha indotto Tomio a fare un’anticipazione sensazionale derivata dai nuovi studi e che farà piacere a Todi: “La Consolazione non è né di Leonardo né di Bramante… è di entrambi!”.
Ma Tomio va anche oltre rimarcando altre ipotesi sul territorio narnese: “Non bisogna stupirsi: una scoperta tira l’altra. Anche se ho incontrato molti antagonisti sulla mia strada, e incredibilmente proprio nel ternano, le scoperte su Leonardo valgono non solo per se stesse ma anche per la riscoperta di un territorio culturalmente e turisticamente negletto. Ho parlato a lungo con Maria Augusta Eroli di quanto finora le istituzioni locali non abbiano recepito che anche il Ponte di Augusto rientra nella nuova prospettiva leonardiana…”.