Si è svolta sabato scorso a Lugnano in Teverina la cerimonia di inaugurazione dell’affresco celebrativo dell’Arma dei Carabinieri, organizzata dal Comando stazione dei carabinieri di Lugnano e dall’amministrazione comunale.
Una iniziativa che rafforza il legame tra l’Arma e i cittadini lugnanesi dopo una presenza ultracentenaria nel territorio comunale. Il quadro, realizzato dall’artista di Viterbo Rolando Di Gaetani, è stato donato all’Arma da Cesare Giuliani, cittadino di Lugnano, che ha dedicato l’opera a suo padre Isaia Giuliani primo sindaco del dopoguerra e maresciallo della Benemerita. Folta la rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, delle vicine stazioni, in particolare da Amelia. Presente anche una nutrita rappresentanza dei carabinieri in congedo e la protezione civile. La Banda della Teverina ha presenziato suonando varie marce e soprattutto l’inno di Mameli al momento dello scoprimento dell’opera.
Il tenente colonnello Stefano Verlengia ha ricordato il collega Cerciello ucciso venerdì scorso a Roma, proponendo un minuto di raccoglimento. Il colonnello ha ringraziato gli organizzatori di questa iniziativa che dà lustro, ha detto, al piccolo borgo di Lugnano e alla stessa Arma dei Carabinieri. Anche il comandante della Compagnia di Amelia cap. Raffaele Maurizi ha portato i propri saluti ai presenti precedendo il sindaco, Gianluca Filiberti, che ha ricordato la storia della caserma e la presenza dei carabinieri a Lugnano grazie alle ricerche effettuate all’archivio storico dall’ex sindaco Terzo Pimpolari.
Giuliani ha elencato i motivi che l’hanno spinto a realizzare questa iniziativa, a cominciare dalla sua infanzia molto legata ai carabinieri essendo figlio del maresciallo Isaia Giuliani.
L’artista Di Gaetani ha poi spiegato l’ispirazione dell’opera tratta dai racconti di Cesare Giuliani e la tecnica di affresco che vuole in un certo senso suggellare il motto dei carabinieri “Nei secoli fedele” con l’amore e l’attaccamento dei militari al piccolo borgo umbro.
L’attuale sede dei carabinieri di Lugnano in Piazza della Rocca, nel 1654 risultava di proprietà della famiglia Fazi. Nel 1778 il Consiglio comunale acquistava lo stabile dal conte Ludovico Bufalari per 550 scudi di moneta romana per ubicarvi la sede del Comune.
Il 2 aprile 1817 in questa sede si trovavano i carabinieri dello Stato Pontificio allo scopo di vigilare nel territorio dello Stato Pontificio essendo Lugnano l’ultimo baluardo a nord di questo Stato.
Il 23 giugno 1883 a seguito del trasferimento del comune presso un altro stabile lo stabile diventa la sede della stazione del Corpo dei Carabinieri Reali.
Nel novembre del 1889 il Comune incaricava Lucidi Cristina in Dimiziani (moglie di Leopoldo Dimiziani) a fornire acqua potabile alla caserma dei carabinieri.
Nel 1890 l’esattore comunale Gioacchino Sensini pagava i lavori effettuati presso la caserma a cui parteciparono gli operai:
Montanari Silvio (fabbro) Presciutti Antonio (falegname) Sensini Gustavo (muratore) Cruciani Augusto (scalpellino). Nell’ottobre 1902 in quella sede si svolse una “riunione di carabinieri” e il Comune incaricò Giulia Barozzi in Civili a fornire acqua alle camere da letto, alla cucina e alla sala riunioni.