Per il cinquecentenario dalla morte del genio Leonardo da Vinci, SKIRA editore, da sempre legata a al mondo dell’arte e della comunicazione, ha pubblicato il libro “L’ultimo messaggio di Leonardo” di Maria Pirulli e Stefano Ferrio.
Al centro del romanzo un mistero nascosto che Leonardo ha lasciato in una delle sue opere più famose: La Vergine delle Rocce. Questo lo spunto dal quale si dipana la narrazione di un Leonardo insolito ed intimo al quale si mescola anche un tema sociale importante come quello del sordomutismo, aprendo molto più che una semplice parentesi sul linguaggio dei segni.
“Quando la barca ebbe attraccato al pontile che si affacciava sul naviglio di Milano, Leonardo sentì come quella stessa parola illuminasse in modo indubitabile la frase con cui il Maestro si era congedato da lui. “Noi siamo qui a chiedere un’opera della tua arte”.
Mentre nel mondo si celebra il quinto centenario della morte di Leonardo, nella Milano del XXI secolo si giunge a una sconvolgente rivelazione: la psicoterapeuta e fotografa Adele Cattaneo, giovane e bellissima studiosa, decifra per prima la firma nascosta dell’artista, cui alludono le mani dei personaggi di una delle sue opere più famose ed enigmatiche, la Vergine delle rocce: una pala resa ancora più ambigua e sensuale dalle pericolose relazioni che il suo autore intratteneva con i modelli scelti per rappresentare la Madonna e l’Angelo inviato ad annunciare nuove, imponderabili “maternità”.
A guidare Adele verso una così rivoluzionaria scoperta è la misteriosa relazione che, attraverso il tempo e lo spazio, lega la sua esistenza a quella del genio più ammirato del Rinascimento italiano.
Un intreccio straordinariamente calzante e serrato fra scienza e letteratura dà così vita al romanzo “L’ultimo messaggio di Leonardo” dove il lettore viene catapultato nei continui colpi di scena suscitati da un vertiginoso gioco di specchi. È come se le “estreme” esperienze sperimentate da Leonardo alla corte di Ludovico il Moro, fra macabre camere oscure e labirinti abitati da invisibili potenze, evocassero le peripezie affrontate da Adele nell’Italia dei nostri giorni, dove è a sua volta chiamata a sfidare le tenebre in compagnia del piccolo Edmondo, bambino sordo di cui deve prendersi cura.
Maria Pirulli, specializzata nelle disabilità sensoriali, è autrice del saggio La lingua dei segni nella Vergine delle rocce, lo studio scientifico da cui ha tratto spunto la creazione di questo romanzo.
Stefano Ferrio, giornalista e scrittore, attualmente collabora al “Corriere del Veneto” dopo avere scritto per “Il Giornale di Vicenza”, “l’Unità”, “Diario”, “Il Venerdì di Repubblica”.