Inizia oggi, a Palazzo Petrignani, la 43esima edizione del Festival Organistico Amerino, che si apre con una mattinata di studi sul patrimonio organistico di Amelia e del suo territorio. All’iniziativa parteciperanno docenti universitari, l’editore e il comitato di redazione della rivista specialistica “Arte organaria e organistica”, rappresentanti della Fondazione Carit e alcuni importanti esponenti del mondo organistico nazionale e internazionale.
L’organizzazione è dell’Associazione Ameria Umbria e del Comune, e si giova dell’apporto del maestro Gabriele Catalucci. “Siamo convinti – dice l’assessore alla cultura, Federica Proietti – che una così significativa manifestazione, di indubbio valore storico-culturale, riesca a stimolare una preziosa sensibilità perché l’intero patrimonio organario sia valorizzato e restituito ad una piena efficienza. E’ un appuntamento che – prosegue l’assessore – come ogni anno, riecheggia alla memoria i valori e gli interessi della tradizione del nostro territorio.
Questi incontri infatti – osserva la Proietti – propongono in ogni stagione idee originali che ruotano intorno ad uno strumento storico, composito e modulabile per antonomasia e che raccoglie in se le virtù di tutti gli strumenti. I rappresentano l’occasione che riesce a coniugare il sapore della varietà dei suoni degli organi, con il godimento suscitato dall’ammirazione degli stessi, in quanto vere opere d’arte, insieme alla sacralità dei luoghi custodi, immersi nei preziosi borghi antichi del nostro territorio. Di certo quest’anno – ricorda sempre l’assessore alla cultura – queste percezioni assumeranno un tono diverso, ancora più commovente e sentito. La perdita del Maestro Wijnand van de Pol, uomo colto, sensibile, generoso, e che si è speso per la tutela e la valorizzazione del patrimonio organario, ha lasciato un vuoto che sarà difficilmente colmabile.
Lo ringraziamo per aver donato nuova linfa e vigore alla cultura musicale della città di Amelia. Un sentito ringraziamento va all’Associazione Ameria Umbra e al maestro Catalucci, che con il loro costante impegno hanno garantito anche quest’anno la realizzazione di tale iniziativa, a tutti i docenti universitari e organisti che interverranno, alla Corale Amerina e all’Ensamble “Ameria Umbra” che chiuderanno il Festival nella Cattedrale di Amelia”.
Anche il Comune di Lugnano partecipa a questa edizione, con un concerto tenuto da un organista di fama mondiale Pieter van Dijk docente di organo al Conservatorio di Amsterdam, venerdì 12 maggio alle ore 21,30 nella Chiesa Collegiata dove è ubicato il preziosissimo organo Werle’ del 1756.
L’organo Werlè fu costruito nel 1756 dall’organaro nato a Vils ( Austria ) Johannes Conradus Werler che, trasferitosi a Roma era detto, e spesso si firmava lui stesso, Verlè.
In una targa ad inchiostro incollata sull’anta destra della segreta troviamo scritto: Johannes Conradus Wer/Le Germanus Fecit Romae/ A.D. 1756.
Dopo un grande stato di abbandono, è stato restaurato nel 2003/2005 da Marco Laurenti grazie al contributo della Fondazione CARIT .
Lo strumento si trova a sinistra dell’altare maggiore,davanti alla sagrestia e presenta il prospetto in un’unica campata di canne tutte ornate da uno scudo rovesciato sopra il labbro superiore che rappresenta un tipico “marchio di fabbrica” di questo costruttore.
Da notare anche l’altro tratto caratteristico di Werle consistente nella presenza di un registro di Flauto di otto piedi con canne di castagno.
La tastiera è di 45 tasti (Do1 – Do5) in bosso ed ebano e la pedaliera è di 9 tasti che fuoriescono dal basamento della cassa. Sono presenti 8 registri (Principale 8′ – Flauto 8′ – Ottava – 5a decima – 10a nona – Vigesima 2a – Vigesima 7° [sic!] – Vigesima 9a in registri)+il tiratutti.
In una targa ad inchiostro incollata sull’anta destra della segreta troviamo scritto: Johannes Conradus Wer/Le Germanus Fecit Romae/ A.D. 1756.
L’organaro tedesco è uno dei nomi di spicco del panorama romano della seconda metà del Settecento: suoi strumenti figurano in importanti chiese della capitale quali, ad esempio, la chiesa degli Agostiniani di Gesù e Maria al Corso, S.Maria Maddalena in Campo Marzio, S.Eustachio e la presenza di uno dei suoi strumenti nel novero degli organi dell’amerino è di grandissima rilevanza.