Prosegue a Todi il ciclo di Conferenze dell’UniTre, Università delle tre età, per l’anno accademico 2023-2024, con un nuovo appuntamento nel quale sarà presentato il libro ‘Gigi Proietti sul palcoscenico dell’Umbria’, a cura dell’autrice, la professoressa Mara Quadraccia, che è anche Coordinatrice per l’Umbria dell’Unitre nazionale e Presidente dell’Unitre di Amelia. Sarà la nona conferenza per l’istituzione che opera col patrocinio e la collaborazione del Comune di Todi ed è prevista per sabato 16 dicembre 2023, alle ore 10.30, presso la Sala del Consiglio comunale di Todi in Piazza del Popolo.
Così ha annunciato, invitando la cittadinanza a intervenire, Sergio Guarente, predide emerito del Liceo Jacopone e attuale presidente dell’UniTre. “Nell’occasione, – ricorda Guarente – sarà possibile per tutti gli interessati procedere all’iscrizione all’Associazione e al pagamento della quota sociale per il corrente anno accademico, pari a € 30. Inoltre, si fa presente che è possibile chiedere informazioni e iscriversi indirizzando una mail all’attenzione del Presidente”
“Ho il vizio dell’Umbria – diceva il grande attore recentemente scomparso – si chiama Romano mio padre, ha ottancinque anni ed è di Porchiano del Monte (…). A Roma sono nato io… ma Porchiano, l’Umbria fanno parte delle cose tenere della mia vita”.
“Gigi Proietti, – si legge nella presentazione dell’esitore Gambini – artista poliedrico, erede dei grandi mattatori del palcoscenico, da Petrolini a Gassman, ha sempre mantenuto vivo il legame con la terra d’origine dei suoi genitori, fonte di grande lezione di saggezza e misura antica. Il suggestivo borgo dell’Amerino è stato rifugio durante la guerra, quando l’attore era ancora un bambino, poi è divenuto terra d’elezione in cui trascorrere parentesi di vita fuori dal caos frenetico della Capitale. Infine, da attore, ha restituito la sua arte – nei teatri delle maggiori citta del Cuore verde d’Italia – a quella terra che, inevitabilmente, lo ha ispirato. Proietti considerava, infatti, Porchiano un palcoscenico sul quale ogni personaggio recitava la sua parte, come in una commedia: il postino, il prete, la fornaia, il dottore, il maestro… con i vicoli e le botteghe a fare da scenografia. Un ambiente in cui le difficoltà della vita venivano superate con la forza dell’ironia. Mara Quadraccia, in questo libro, raccoglie aneddoti e testimonianze, memorie preziosissime che, altrimenti, sarebbero inevitabilmente svanite con lo scorrere del tempo”.
Maria Vittoria Grotteschi