di Fabiana Carucci
Direttore editoriale www.italianbabylon.net
Marco Falaguasta è un attore italiano che ha esordito in teatro, dopo una lunga preparazione in un laboratorio avanzato, per poi apparire in mondovisione in occasione del Giubileo del 2000 e divenire in seguito uno dei protagonisti più amati della fiction made in Italy. Lo incontriamo per un breve scambio di battute.
Cosa prova oggi Marco Falaguasta entrando in scena e cosa provava, quando si apriva il sipario sulla sua carriera?
“Sicuramente le profonde sensazioni che sento sono immutate, non potrebbe essere altrimenti. Ogni attore vive di quel misto di adrenalina, tensione e grinta che rende ogni entrata in scena o sul set un’esperienza sempre nuova. Il rischio di peccare di troppa sicurezza è sempre dietro l’angolo, e, nel mio caso, se ciò avvenisse, sicuramente mi porterebbe a chiudere la mia esperienza di attore”.
Su quali scelte professionali ti stai concentrando in questo momento?
“Ho molti progetti al vaglio in questo momento, tra il mio vechio amore, il teatro, e la fiction, che mi ha regalato notorietà presso il grande pubblico che voluto decretare il mio successo. Per il momento sono concentrato nella preparazione di un nuovo spettacolo teatrale con la regia di Tiziana Foschi e di una nuova serie tv”.
Hai mai sofferto di “mal di privacy”?
“Mai, altrimenti non avrei fatto un mestiere come questo. Il contatto con il pubblico è indispensabile per un attore, salire sul palco implica uno scambio di vibrazioni profonde tra pubblico ed attore, è per questo che ogni spettacolo, anche alla centesima replica, è sempre un’esperienza unica. Il calore del pubblico dà energia, mi piace, mi esalta e lo cerco.”
Quali sono i tre consigli “immortali”, validi oggi come un secolo fa, da dare a chi sta per salire sul palco per la prima volta?
“Non tentare di prevedere ma concentrati sul vedere. Gioca. Partecipa all’incantesimo, con sana follia.”