Ho conosciuto Marta Nizzo poco dopo il suo trapianto, destino che ci ha accomunato, io in giovane, lei in giovanissima età. Ciò che mi colpì fu subito il suo atteggiamento volitivo, mai titubante per gli esiti e la fragilità del suo dono, sicura del percorso da intraprendere, guidata dal suo grande amore per il tennis. Dodici anni fa è riuscita ad affrontare il trapianto di rene al Gemelli di Roma e da allora la sua passione per il tennis è aumentata di pari passo con la sua ripresa fisica e crescita sportiva fino a farla diventare per due volte campionessa mondiale di tennis per trapiantati e, lo scorso mese, campionessa europea di tennis per trapiantati e dializzati. Marta, ora trentacinquenne, di Todi, è un “esempio di forza e determinazione” e per questo motivo sarà premiata mercoledì 25 luglio, alle ore 16, presso l’aula magna del polo didattico della scuola di medicina, adiacente all’azienda ospedaliera di Perugia.
Un bell’esempio davvero, un’altra donna piccola e rocciosa che dimostra che è proprio quando il gioco si fa duro che “le dure” cominciano a giocare.
Benedetta Tintillini
Credits: foto Tuttoggi.info