“Le maschere della commedia dell’arte italiana” è un progetto composto da ‘Teatro delle maschere’, un’esposizione visitabile nella Rocca Flea di Gualdo Tadino dall’11 febbraio al 26 marzo, e da un teatrino 3d in miniatura con le maschere della tradizione destinato ai più piccoli.
Il ‘Teatro delle maschere’ è un progetto partito due anni fa nelle scuole, con la consegna agli studenti di un teatrino delle maschere della tradizione italiana in miniatura, e che da quest’anno si arricchisce anche di un’esposizione delle maschere, appunto, a grandezza naturale, nella sede della Rocca Flea, che sarà aperta a tutti, non solo ai più piccoli.
Un’iniziativa che mira a tramandare tra le generazioni una tradizione come quella delle maschere della Commedia italiana che fa parte della nostra cultura e che non va assolutamente persa. Nell’arco di vari secoli, tantissimi bambini a Carnevale hanno indossato i panni delle maschere della Commedia dell’arte italiana, figure simpatiche e amiche che hanno dato tanto alla tradizione del nostro Paese. Oggi, invece, si rischia di apparire nostalgici se si spera di individuare, nel vortice delle feste carnevalesche, qualche raro partecipante vestito da Arlecchino, poiché negli ultimi tempi sempre di più, le maschere tradizionali sono state soppiantate dagli eroi moderni. Tornano così sotto le luci della ribalta ben 50 maschere attraverso un’interessante mostra e un’approfondita collana editoriale. Le Edizioni Frate Indovino, per questo Carnevale, regalano a chi scrive direttamente alla redazione, la più vasta e completa collezione al mondo interamente realizzata dalla stessa mano, quella dal noto disegnatore e illustratore Severino Baraldi.
Il cuore pulsante del progetto è l’esposizione dove sarà possibile ammirare dal vivo il ‘Teatro delle maschere’, con figure giganti tridimensionali di cartone colorato. Un viaggio affascinante in questo genere teatrale che nasce per essere uno specchio sincero della vita reale. Per tutta la durata della mostra sarà possibile prenotare visite guidate per studenti e adulti, per scoprire la ricchezza delle nostre tradizioni legate al carnevale.
Le maschere (o personaggi) della commedia dell’arte, tra XVI e XVIII secolo, varcarono i confini del Paese giungendo in Francia, Spagna, Inghilterra, Polonia, Russia e nelle Americhe. Il teatro di oggi, così come internazionalmente inteso, nasce anche sulla scia della Commedia dell’arte. La commedia attinge dalla vita comune, dalla quotidianità di persone normali. Si irradia nei vicoli e nelle case cercando il contatto diretto con le masse. I costumi dai colori accesi e vivaci contraddistinguono i personaggi che rappresentano i caratteri della società e che popoleranno la mostra alla Rocca Flea: Arlecchino, il servo astuto; Pantalone, il vecchio avaro; Balanzone, il finto acculturato; Capitan Fracassa, il militare; Colombina, la servetta furba e così via.
“L’iniziativa del Teatro delle Maschere – ha spiegato Imbimbo – è nata un paio di anni fa da un’idea del responsabile editoriale di Frate Indovino Bruno del Frate. Abbiamo voluto realizzare un’opera unica per far rivivere le maschere della Commedia dell’arte italiana, scegliendo 50 personaggi che sono stati creati dalle mani sapienti del maestro Baraldi. Un progetto di valore che è composto da un teatrino con personaggi in miniatura tridimensionali, che i bambini possono ‘costruire da sé’, e da un’esposizione, con sagome alte 2 metri, realizzate con materiale riciclato e contenenti informazioni sulla storia di ogni maschera”.
È possibile visitare il ‘Teatro delle maschere’ tutti i giorni, a eccezione del lunedì, alla Rocca Flea dall’11 febbraio al 26 marzo. Per prenotazioni contattare lo 075.9142445 o scrivere a info@roccaflea.com. Invece, per ricevere gratuitamente a casa il teatrino in 3d, scrivere o contattare le Edizioni Frate Indovino: info@frateindovino.eu, 075 5069369.