Si è parlato anche di Matera 2019 a Roma, presso la sede del Mibact, in occasione della presentazione della terza edizione di “Pompeii Theatrum Mundi”, la rassegna estiva di drammaturgia antica promossa dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale e dal Parco Archeologico di Pompei, in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival Italia, Fondazione Matera Basilicata 2019, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova.
Un progetto quadriennale immaginato per il Teatro Grande del più imponente sito archeologico del mondo quale è Pompei, sul cui palcoscenico andrà in scena, tra il 20 giugno e il 13 luglio 2019, il terzo ciclo di spettacoli con quattro grandi opere in prima assoluta. Fra queste, la creazione di danza contemporanea degli israeliani Vertigo Dance Company che, a firma della coreografa Noa Wertheim, proporranno, l’11, 12 e 13 luglio 2019, Il paradiso perduto, su produzione del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale, Fondazione Campania dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia e Fondazione Matera Basilicata 2019. Prima di arrivare a Pompei, lo spettacolo debutterà, il 6 e 7 luglio 2019, a Matera nella moderna struttura della Cava del Sole come parte del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “La più bella delle vergogne”.
Ad illustrare nel corso dell’incontro a Roma la collaborazione fra Matera 2019 e “Pompeii Theatrum Mundi”, è stato il project manager supervisor della Fondazione Matera Basilicata 2019, Agostino Riitano: “Il progetto di Matera 2019 “La più bella delle vergogne” prevede la messa in scena di due opere originali, lo spettacolo della compagnia Vertigo Dance Company fra Matera e Pompei e una produzione teatrale a cura della scrittrice e regista materana Mariolina Venezia, premio Campiello 2007, per indagare il tema della vergogna attraverso il teatro e la danza contemporanea. Tale tema è infatti non solo strettamente legato alla storia della città di Matera, ma condiviso dall’Italia, dall’Europa e dal mondo intero. Fonte di indagine artistica sarà infatti la vergogna legata a temi civici e sociali, come gli sbarchi dei clandestini sulle coste dell’Italia meridionale, la violenza sulle donne, i suicidi degli omosessuali, le crescenti disuguaglianze economiche, la disoccupazione giovanile, il riemergere del razzismo. Rispetto a questi temi, Matera si propone all’Europa come luogo per meditare insieme sul fardello della vergogna in quanto impulso positivo, in un processo collettivo di autoanalisi, autocritica e auto-perfezionamento, che porterà ad avere nuova forza e maggiore ottimismo nel futuro. La collaborazione con il Teatro Mercadante di Napoli, unico Teatro Nazionale del Sud Italia, mira inoltre a rendere Matera sempre più una piattaforma per lo sviluppo delle politiche culturali del Mezzogiorno e del Mediterraneo che si aprono all’Europa”.