Umberto Eco ha voluto che il suo ultimo addio fosse con un rito laico al Castello Sforzesco di Milano ed ora il suo amico Franco Cardini, insigne storico del Medioevo, annuncia che sabato 12 marzo, alle ore 18, nella basilica di Santa Maria Novella a Firenze sarà officiata una messa dai padri domenicani con un’intenzione di preghiera per il filosofo scomparso nella tarda serata del 19 febbraio.
“Ho chiesto che vi sia celebrata una messa in suffragio a Umberto Eco. Chi può, ci venga”, dichiara il professore Cardini dalle pagine di “Toscanaoggi”, il settimanale delle diocesi della regione, che pubblica un suo ricordo dal titolo “Umberto Eco: anche il suo rapporto con Dio era sopra le righe“. Dopo il suo romanzo “Il nome della rosa” anche per il grande pubblico il Medioevo non fu più lo stesso, osserva lo storico. Ma Eco – scrive Cardini – non ha mai cessato di stupirci.
A tal proposito, Cardini ricorda come da giovane militante dell’Azione Cattolica una mattina il futuro semiologo di fama mondiale si era svegliato convinto che Dio non esistesse. “Eppure mesi fa a Parigi scherzammo sull’Aldilà e mi disse: ‘Andrò in Paradiso prima di te’. Dio lo conosco, abbiamo letto gli stessi libri; e poi sono amico di san Tommaso…”