Fino al 24 agosto nel Salone d’Onore della Triennale di Milano viene presentata una selezione di porcellane contemporanee – circa 150 tra vasi, dipinti, piccoli sculture, servizi da Tè – provenienti dal Museo Provinciale della Ceramica di Jingdezhen. Scopo della rassegna è raccontare e mostrare le particolari tecniche produttive dell’arte della porcellana cinese.
Una sezione della mostra della Triennale di Milano è dedicata alla cultura del Tè, con preziosi servizi per la degustazione e diverse miscele che rappresentano una delle più antiche tradizioni della Cina e di questa provincia. Saranno proposti al pubblico momenti di approfondimento e proiezioni.
Jingdezhen, fin dal X secolo, è il più grande centro di produzione di porcellana al mondo. In Occidente arrivò nel XVIII secolo. Da allora molti paesi hanno subito il fascino unico di questo tipo di produzione artigianale considerata una vera e propria opera d’arte, molto costosa e molto richiesta, tanto da essere chiamata ‘oro bianco’. Per testimoniare e conservare tale cultura fu creato nel 1954 il Museo della Ceramica, dove sono conservati oltre 5.000 esemplari antichi e moderni di grande valore, oltre a preziose collezioni di dipinti e calligrafie.
La sua porcellana è nota per il caratteristico smalto ‘bianco come la giada, brillante come specchio, sottile come la carta, dal suono tipico del ‘Qing’ (antico strumento musicale cinese). Famosa per la varietà dei colori e delle forme che combinano la calligrafia e la pittura, la letteratura e la poesia.