Milano, al Castello Sforzesco la mostra dantesca dei Trivulzio

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Solo la morte è riuscita a fermare la passione di Gian Giacomo Trivulzio per le opere di Dante. Il collezionista milanese, oltre a essere un fervente studioso del Sommo Poeta, del quale quest’anno ricorrono i 750 anni dalla nascita, curò e pubblicò alcune edizioni delle opere del genio fiorentino, attività bruscamente interrotta nel 1831 a causa della malattia che lo portò alla morte.

Ora è possibile ammirare la collezione di opere di Dante posseduta dal marchese milanese all’interno dell’Archivio storico civico e biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano: fino al 18 ottobre, dalle 09.00 alle 19.30 da martedì a domenica (giovedì l’apertura è prolungata fino alle 22.30), sono esposti antichi esemplari manoscritti e a stampa appartenenti a Trivulzio e ai suoi eredi (anche suo nipote arricchì la collezione di famiglia, soprattutto grazie al matrimonio con Giulia Barbiano di Belgioioso, che portò la raccolta libraria della sua famiglia). Le opere raccolte dai Trivulzio sono numerose e vanno dal Convivio alla Vita nuova, passando per il De vulgari eloquentia e la Monarchia.

Capitolo a parte merita il discorso sulla celeberrima Commedia, della quale è testimoniata l’evoluzione nel tempo a partire dal codice Trivulziano 1080, trascritto e miniato a Firenze nel 1337 appena sedici anni dopo la morte dell’autore, fino ad arrivare all’edizione stampata a Foligno nel 1472. Questa mostra merita una visita, perché era dal 1954 che non si faceva una mostra dantesca della Biblioteca Trivulziana – spiega Marzia Pontone, curatrice della mostra e redattrice dei testi – “ed è stata fatta quest’anno proprio in occasione di Expo e dell’anniversario dalla nascita di Dante”. La mostra ha una caratteristica particolare: non c’è un catalogo, scelta fortemente voluta dalla curatrice per un motivo particolare. “Il catalogo è in divenire, nel senso che studiosi, filologi e storici stanno arricchendo una sorta di Agorà virtuale – chiarisce la Pontone -. Alla fine dell’esposizione, raccoglieremo tutti i pareri e i contributi di questi esperti in materia per organizzare e creare una ricchissima raccolta degli atti della mostra, fruibile da chiunque fosse interessato”.

 

Credits: foto www.milanocastello.it

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