È il miele millefiori d’Abruzzo “Terre dell’Alto Aterno”, prodotto dall’apicoltrice Anna Rita Muzi, ad aggiudicarsi il premio il Miele del Sindaco per l’annata 2023.
Presentato dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Laga, membro dell’Associazione Le Città del Miele dal 2020, il millefiori premiato è di colore giallo chiaro, con una cristallizzazione fine e una dolcezza delicata molto particolare. Territorio d’origine sono le terre dell’Alto Aterno dell’appennino abruzzese, collocate sul margine settentrionale della provincia dell’Aquila, nella sottodorsale dei Monti Laga, che compongono il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
È stata un’edizione che ha visto candidarsi diversi mieli millefiori, due dei quali entrati nel gran finale di Giuria con uno scarto di solo mezzo punto: per questo motivo, se il primo premio è andato al millefiori abruzzese, la Giuria ha ritenuto corretto riconoscere una menzione speciale al millefiori presentato dalla Città del Miele calabra di Amaroni, in provincia di Catanzaro, prodotto dall’apicoltrice Maria Teresa Pungitore.
Giunto alla 13a edizione, il Miele del Sindaco è il premio che Le Città del Miele – la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani – conferisce ogni anno con l’obiettivo di evidenziare quel particolare miele dell’anno che, più di altri, porta con sé il proprio territorio d’origine.
Il miele di millefiori è il simbolo d’eccellenza del valore della biodiversità floreale presente sui tanti e diversi territori italiani. È uno dei mieli più complessi, proprio in virtù dei nettari di decine o centinaia di diverse specie vegetali. Contemporaneamente, è un miele che in sé conserva le virtù benefiche di ciascun fiore che lo compone. Può essere prodotto in pianura, in collina o in montagna. In base ai diversi nettari che lo compongono ogni miele di millefiori presenta caratteristiche diverse per annata di produzione, anche quando viene raccolto sul medesimo territorio.
Il miele di millefiori può essere chiaro, dal sapore più delicato a dolcezza variabile per intensità, e cristallizza dopo alcuni mesi dal raccolto. Diverse le caratteristiche che distinguono invece il millefiori scuro o ambrato, dal sapore più deciso, talvolta anche con un retrogusto lievemente amarognolo, con una consistenza più cremosa e una cristallizzazione più lenta.
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Laga da cui proviene il Miele Millefiori d’Abruzzo, è stato istituito nel 1991; localizzato nel cuore dell’Appennino, si estende su 150.000 sul territorio di tre regioni: Abruzzo, Lazio e Marche. Offre una varietà di ecosistemi e paesaggi davvero unica e tantissime attività per i visitatori, con itinerari a piedi, a cavallo, in mountain bike e, d’inverno, anche con le ciaspole per scoprire tesori naturali che convivono con un rilevante patrimonio culturale fatto di borghi antichi, abbazie, castelli e siti archeologici. All’interno del parco, si trova anche una Mieloteca e un apiario didattico, spazio dedicato all’approfondimento delle produzioni apistiche: oltre il miele, il polline, la pappa reale, la propoli, la cera e il veleno d’api, utilizzato in cosmetica.