Modello AQUARUM: Gestione Idrica Sostenibile in Italia centrale

acquarum

Il 15 novembre 2024, l’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale (AUBAC) e Acea Ato 2 hanno siglato un accordo che segna un passo avanti nell’ottimizzazione della gestione delle risorse idriche nel centro Italia, al centro della collaborazione c’è l’adozione del modello avanzato AQUARUM, sviluppato da Acea Ato 2, per stilare il primo Bilancio idrologico distrettuale, in linea con le direttive europee e le priorità del Ministero dell’Ambiente.

Il modello AQUARUM: innovazione per il bilancio idrico

AQUARUM è un sistema avanzato in grado di analizzare la destinazione degli afflussi meteorici, stimare l’acqua infiltrata nel terreno e offrire un quadro completo per il bilancio idrico. Grazie a dati climatici, territoriali e storici forniti da AUBAC, il modello consente di:

  • Monitorare le falde acquifere, i corsi d’acqua e gli invasi.
  • Confrontare dati attuali e storici per identificare anomalie e trend.
  • Simulare scenari futuri e supportare la pianificazione idrica per usi civili, agricoli e industriali.

Obiettivi dell’accordo

L’accordo punta a una gestione sostenibile delle risorse idriche, essenziale per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici. Marco Casini, Segretario generale di AUBAC, ha sottolineato come il progetto permetterà di quantificare con precisione gli afflussi meteorici utili alla ricarica delle falde, garantendo una pianificazione adeguata in caso di scarsità idrica.

Un riconoscimento per Acea Ato 2

Claudio Cosentino, Presidente di Acea Ato 2, ha evidenziato il valore del modello AQUARUM, frutto del know-how interno della società. “La sua applicazione su scala distrettuale rappresenta un importante riconoscimento per l’innovazione e la professionalità di Acea Ato 2,” ha dichiarato.

Un futuro più sostenibile

Questo accordo rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici e privati, con l’obiettivo di preservare una risorsa preziosa come l’acqua e garantire un approccio sostenibile alla sua gestione, migliorando la capacità di risposta ai fenomeni climatici estremi.

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