L’incontro “Le mille facce della violenza sulle donne” con Monica Ricci Sargentini vuole essere un’occasione “per riflettere sui molteplici aspetti sociologici e culturali che questo fenomeno ha nella nostra società”. Ogni tre giorni una donna viene uccisa in Italia: dall’inizio del 2022 è già capitato 77 volte. In molti casi l’assassino è il compagno o il marito, oppure un uomo che è stato lasciato. Spesso le denunce di stalking, minacce o percosse finiscono nel vuoto e troppo spesso si arriva a realizzare la gravità dei fatti solo dopo l’omicidio la donna.
“La violenza – sottolinea l’assessore alla cultura Alessia Marta – non si sviluppa soltanto nel contesto familiare. Pensiamo al lavoro o all’idea che si ha della prostituzione: la società è segnata ancora da un profondo maschilismo che continua ad avere fortissime radici culturali. Ed è lì che bisogna intervenire”. Si è scelto di parlarne con due donne, due giornaliste, che possono offrire una visione ampia, sfaccettata e libera da pregiudizi. L’obiettivo è quello di approfondire un argomento che troppo spesso viene affrontato con superficialità e soprattutto con un approccio che non tiene conto che esiste una connessione tra i diversi episodi della violenza contro le donne.
“La percezione di ciò che è violenza incide sul livello di anticorpi che la società riesce a darsi”, evidenzia Elena Fruganti, responsabile dell’associazione Esserci. “Spesso passano inosservati messaggi pericolosi veicolati da media e social, testi musicali misogini, diffusione di comportamenti border line tra le giovani generazioni. La violenza sulle donne è una piaga che tocca tutti i livelli sociali, le culture di appartenenza, le generazioni”.