di Simone Mazzi
È cominciata Domenica 9 Settembre la settimana di preparazione alla Festa della Madonna Addolorata che si festeggia il 15 Settembre a Monte Castello di Vibio dal 1643, anno di fondazione dell’omonima Confraternita. In precedenza chiamata “del Pio Suffragio”, come si legge in un antico documento storico, la Confraternita dell’Addolorata, oggi più che mai, è un punto di riferimento per tutta la comunità montecastellese.
Nel 1863 tale confraternita contava 600 iscritte non minori di 21 anni e di buona famiglia e contemplava anche l’esistenza di un gruppo maschile che contava 200 iscritti.
Con il nuovo statuto approvato nel 2000, la Confraternita, prima deputata a far celebrare le messe in suffragio delle iscritte e a fare qualche opera di carità, ha creato “Il Mercatino della Confraternita”, un piccolo laboratorio di ricamo dove realizzare idee regalo e raccogliere offerte destinate alla carità. Tra gli appuntamenti tradizionali c’è la “Cena belvedere”, organizzata sulla piazza principale, ma il loro supporto si richiede in ogni circostanza e soprattutto la Pro Loco, che ha stretto un legame di collaborazione indissolubile a vantaggio del paese, la coinvolge in occasione della “Festa Medioevale” e per il “Natale a Monte Castello”.
Oltre alle attività ricreative non è trascurata lo solidarietà come la raccolta alimentare ed il sostegno ad associazioni come l’A.S.Da, che si occupa di ragazzi disabili attraverso lo sport a cavallo o in piscina, per rendere la loro vita e quella dei familiari, più vicina possibile alla normalità. Alla tradizionale merenda da loro organizzata partecipano oltre alle istituzioni, bambini, genitori e adulti. L’associazione lo scorso anno ha iscritto la Confraternita dell’Addolorata, presieduta da Antonella Gregori, supportata da un gruppo unito e laborioso, che bada più ai fatti che alle parole o alle apparenze, tra i soci onorari per il loro supporto ed attenzione a certi temi.
Non è trascurata neanche l’attività pastorale nella quale è molto impegnata, ed i tanti sacrifici sono stati ripagati dall’inaugurazione del restauro dei locali parrocchiali, prima inutilizzabili, una delle tante opere di cui beneficia tutta la comunità. Nei momenti forti organizza momenti di incontro e di preghiera. Anche se oggi le iscritte sono un centinaio, non per questo la loro attività è diminuita, perché per fare le grandi cose, non occorre avere grandi numeri, basta essere piccoli api attorno all’ape regina, per fare tanto buon miele.