Norcia e il recupero delle sue bellezze artistiche alla Mostra del Cinema di Venezia. Il comune della provincia di Perugia, situato nell’Appennino umbro all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è tra i borghi protagonisti del cortometraggio “La bellezza dell’Italia minuta”, prodotto da The Skill Group, che verrà presentato giovedì 7 settembre, alle ore 10.00, nel padiglione della Regione Veneto, nell’ambito dell’80esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica.
Il cortometraggio – curato da Lorenzo Munegato e Alberto Pezzella con il contributo di Simone Massaccesi – è un viaggio nell’Italia dei centri piccoli e medi, da Sarzana a Conversano, da Norcia a Magliano in Toscana, comuni spesso fuori dai grandi circuiti, ma verso i quali si registra una attenzione crescente da parte del turismo italiano e internazionale. “La bellezza dell’Italia minuta” punta, dunque, ad accendere i riflettori su un patrimonio che rende l’Italia un teatro di bellezza diffusa unico al mondo dal potenziale in buona parte inespresso, ma vuole anche raccontare la grande sfida della conservazione delle grandi opere storiche e monumentali, con un focus su chi tramanda nel tempo la sensibilità e il bagaglio di conoscenze necessari per i grandi restauri.
La cittadina umbra è stata scelta perché considerata luogo simbolo di rinascita dopo la violenta scossa che il 30 ottobre 2016 ne ha compromesso il patrimonio artistico, su tutti la Basilica di San Benedetto, già più volte danneggiata e ricostruita nel corso dei secoli.
Le telecamere descrivono, infatti, il cantiere della ricostruzione della Basilica di Norcia, affidato all’opera di una eccellenza italiana, Cobar S.p.A., azienda leader del settore e riconosciuta tra le migliori in campo nazionale ed europeo per le opere di restauro di beni monumentali ad alto valore artistico. Il curriculum dell’azienda fondata più di 40 anni fa da Vito Barozzi è lungo e prestigioso: dagli Ipogei del Colosseo, al Palazzo Reale di Caserta, da Palazzo Barberini al Teatro San Carlo.
Un percorso che l’ha portata ad accettare la sfida della ricostruzione della Basilica di San Benedetto, dove recentemente è stato in visita anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A oggi sono state ricostruite le murature della navata, la volta della cripta, si sta procedendo alla ricostruzione del campanile e si è quasi conclusa la posa della copertura. Un lavoro che ha già portato alla rimozione dei presidi di messa in sicurezza della facciata.
“Soprattutto quando è stata liberata la facciata abbiamo respirato l’entusiasmo e la felicità della popolazione”, spiega nel corto il responsabile del cantiere di Cobar, Massimo Falcicchio. “Siamo consapevoli che non stiamo semplicemente ricostruendo una basilica, stiamo restituendo speranza, dignità e bellezza a una città e a una popolazione. Il tutto attraverso una operazione di recupero di quasi cinquemila pezzi di pietrame portati in un deposito fuori Norcia che abbiamo riutilizzato per mantenere i materiali originari, rinforzandoli con una maglia di acciaio galvanizzato e fibra di vetro che crea una tessitura muraria più compatta”. Un lavoro che, oltre alla capacità tecnica, richiede una dose di sensibilità fuori dal comune unita al dovere morale di rispettare e salvaguardare l’autenticità degli elementi costitutivi di un monumento che rappresenta l’anima profonda di un luogo simbolo per l’Umbria, l’Italia, l’Europa.
“Abbiamo scelto di raccontare la ricostruzione di un luogo simbolo di Norcia e dell’intera regione, ma che è anche la casa del santo patrono d’Europa, perché racchiude in sé la triplice identità spirituale, sociale e culturale del nostro Paese. Così come l’esperienza di aziende-gioiello, come Cobar che, grazie anche all’antica arte degli scalpellini scultori, è in grado di recuperare e conservare bellezze architettoniche millenarie”, spiega Andrea Camaiora, Ceo di The Skill Group, holding di comunicazione strategica che produce il cortometraggio.