“Una decisione storica, che attendevamo da anni: finalmente il divieto di utilizzo di munizioni al piombo nelle zone umide”. A darne notizia è la Lipu-BirdLife Italia, collegata con Bruxelles, dove lo scorso 4 settembre, dopo un lunghissimo lavoro, la Commissione del regolamento europeo Reach per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (Reach Committeee) ha finalmente approvato il regolamento che sancisce il bando dell’utilizzo delle munizioni da piombo nelle zone umide dei Paesi appartenenti all’Unione europea. Si tratta di una decisione a lungo osteggiata dalle lobby dei cacciatori meno sensibili ai problemi ambientali e sino a poco fa anche da alcuni Stati membri.
“L’impatto della dispersione delle munizioni al piombo nell’ambiente, sulle comunità animali, oltre che sulla salute umana, è stato devastante e le prove di tutto questo sono ormai inconfutabili afferma Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-BirdLife Italia. L’avvelenamento da piombo costituisce una delle cause principali di mortalità per alcune specie di avvoltoi come il gipeto o per splendidi rapaci come l’aquila reale. Ma è nelle zone umide, dove per decenni la caccia si è concentrata, che la situazione è anche peggiore e difficilmente bonificabile.
“Il regolamento approvato oggi – conclude il direttore generale della Lipu – è una decisione tardiva e a lungo attesa, che pone un forte di elemento di discontinuità con il passato. Il 2021 dovrà vedere la piena applicazione del divieto, senza ulteriori ritardi. Ne va della salvaguardia della natura e delle sue incredibili ricchezze”.