Assegnato al Comune di Todi un nuovo consistente finanziamento: si tratta di 4 milioni e 675 mila euro, importo ricompreso nell’ordinanza attuativa nr. 129 del 13 dicembre firmata dal Commissario straordinario alla ricostruzione con la quale è stato varato il nuovo programma delle opere pubbliche anche al di fuori del cratere sismico vero e proprio.
L’intervento di Todi, il secondo per importo tra tutti i 62 finanziati in tutta la regione, è destinato al consolidamento e recupero delle mura urbiche, un fronte che vede peraltro già in corso un cantiere lungo Via della Fabbrica, dove i lavori sono in via di completamento e vedranno la riconsegna di un breve tratto restaurato entro la fine dell’anno.
“Ancora una volta l’impegno dell’Amministrazione e della struttura comunale – commenta il Sindaco Antonino Ruggiano – è stato premiato: ora siamo davvero in grado di dare compiutezza al sogno di restituire ai tuderti e ai turisti l’intera cinta muraria che ha rischiato di scomparire per sempre”.
Il Comune sarà il soggetto attuatore dell’opera pubblica e riceverà già nei prossimi mesi, per il tramite della Regione, una somma pari al 40% dell’importo al fine di avviare l’attività di progettazione, lo svolgimento delle procedure per l’affidamento, la stipula del contratto e l’avvio dei lavori.
Tempi brevi e procedure certe, dunque, tanto che il Sindaco Ruggiao ha già convocato due riunioni operative da qui a Natale. “Con gli uffici intendiamo riprendere in mano subito il progetto preliminare – conferma il primo cittadino – per affinare ogni specifico dettaglio tecnico, spendere al meglio queste nuove importanti risorse e non perdere neppure un giorno”.
L’intervento, a parte alcuni interventi puntuali, proseguirà in continuità lungo Via della Fabbrica, sotto Via Cesia e San Carlo, zona nel quale lo stato delle mura è più danneggiato e, in parte, addirittura messo in sicurezza provvisoria per evitarne il definitivo crollo.
Il consolidamento della cinta e dell’area di pertinenza permetterà il recupero di un versante della città fino ad oggi trascurato e di grande rilevanza strategica anche ai fini dell’accesso e della mobilità nel centro storico.
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