IV Giornata Europea della Musicoterapia. Al Centro Speranza “Musica ed Epilessia”

musicoterapia

A Fratta Todinamercoledì 15 novembre il Centro Speranza celebrerà la IV Giornata Europea della Musicoterapia organizzata dalla European Music Therapy Confederation (EMTC) per rendere sempre più visibili le proposte di musicoterapia presenti sul territorio italiano.

Alle ore 10, nella sala multifunzionale, i musicisti Claudia Giottoli al flauto, Roberto Todini e Michele Bianchini al saxofono, accompagnati ai flauti da Elga Buono, Giovanni Petrini, Denise Tamburi, Stella Rocconi, eseguiranno un concerto con opere di W. A. Mozart, G. Rossini, S. Mercadante in omaggio ai bambini e ragazzi con disabilità e a tutti gli operatori del Centro Speranza.
In quest’occasione, i musicoterapisti Lorenzo Capolsini ed Emanuela Dentini presenteranno i risultati dello studio “Musica ed Epilessia” svolto dall’équipe interna della struttura socio riabilitativa formata da musicoterapisti ed educatori, sotto la direzione sanitaria del neurologo dott. G. Castellani. L’epilessia è una patologia neurologica che si manifesta sotto forma di crisi, disturbi improvvisi e transitori, causata da un’alterata funzionalità dei neuroni. È una delle malattie più diffuse nel mondo ci sono circa 65 milioni di persone che ne soffrono. In Italia, il dato si attesta a mezzo milione, con più di 30.000 nuovi casi l’anno.

«Il potenziale terapeutico della musica è stato ampiamente esplorato nella scienza cognitiva – spiega il musicoterapista, Lorenzo Capolsini – abbiamo condotto una revisione di diversi studi per riassumere l’attuale corpo di prove sulla musica e la sua associazione con l’epilessia. I single case studies condotti ci hanno permesso di verificare la veridicità della tesi secondo cui l’ascolto della Sonata K 448 di Mozart comporta miglioramenti sulla qualità della vita delle persone epilettiche. Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare il potenziale ruolo anticonvulsivante della musica, sia a livello scientifico che clinico.»
Lo studio

Tre bambini che frequentano il Centro Speranza, soggetti a crisi epilettiche e farmaco resistenti, hanno ascoltato per 60 giorni, ogni mattina, il programma musicale specifico della Sonata K 448 di Mozart. A questo trattamento è stato abbinato il monitoraggio delle crisi epilettiche. I dati raccolti durante lo studio, sono stati messi a confronto con il monitoraggio delle crisi epilettiche registrate nei mesi precedenti l’inizio del trattamento. I dati emersi hanno confermato quanto già risultato dai risultati dello studio realizzato dall’Unità di ricerca dell’Istituto Serafico di Assisi presentato all’International Conference on Mental Health 2017 a Cambridge – ovvero che “poche note della sonata K 448 di Wolfgang Amadeus Mozart, ascoltate ogni giorno, ridurrebbero di quasi il 21% la frequenza delle crisi epilettiche in pazienti resistenti ai farmaci.” (Fonte: Ansa.it – 21 set 2017).

I single case studies condotti al Centro Speranza, in linea con gli studi esaminati, hanno dimostrato tuttavia che l’evidenza clinica è limitata soprattutto alla musica di Mozart e purtroppo gli effetti benefici rilevati sono temporanei.

In conclusione, per permettere agli utenti del Centro Speranza di beneficiare del cosiddetto ‘Effetto Mozart’, il consiglio che i musicoterapisti danno ai colleghi è di “continuare a monitorare le crisi epilettiche e di proporre l’ascolto della suonata K 448 di Mozart all’interno delle classi come buona pratica giornaliera.”
La musicoterapia al Centro speranza

La Musicoterapia è presente in tutti i paesi europei (e nel mondo) e viene applicata sia in ambito preventivo che riabilitativo-terapeutico. Dal punto di vista terapeutico, la musicoterapia attiva una stimolazione multisensoriale, relazionale, emozionale e cognitiva per perseguire cambiamenti intra e interpersonali e, quindi, favorire il benessere psicofisico degli assistiti.

Il Centro Speranza – specializzato nella riabilitazione, cura ed educazione di bambini e ragazzi con gravi disabilità fisiche e cognitivo comportamentale – offre ai suoi assistiti anche la musicoterapia attraverso cui è possibile sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo. Nei casi in cui è difficile, o può sembrare impossibile, stabilire una comunicazione verbale, l’esperienza di musicoterapia si fa canale e mezzo di comunicazione. Sincronizzando l’uso di vari strumenti al movimento del corpo, si può entrare in relazione: l’esperienza acustica può essere fonte inesauribile di conoscenza.

Credits: foto Foqus Napoli

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