Domani a palazzo Donini presentazione del video spot dell’installazione Multimediale in Ceramica dell’artista derutese Nicola Boccini, ispirata al Giudizio Universale di Hans Memling
Sarà presentato domani alle ore 10 a palazzo Donini il video spot dell’opera Il Giudizio Universale di Nicola Boccini.
Quella di sabato sarà un’anteprima ma la vera inaugurazione avverà il 2 dicembre 2017 alle ore 18, presso il National Museum di Danzica, dipartimento di Arte Antica, Polonia, dove l’opera è già presente.
Un momento prestigioso per la nostra regione e per Deruta che vede un artista, diplomato nel 1997 all’Accademia di Belle Arti di Perugia, raggiungere traguardi importanti nel mondo dell’arte.
L’opera, composta da 22 pannelli di porcellana, è inspirata al celebre dipinto di Hans Memling del 1467 che è conservato proprio nel Museo polacco. L’artista ha realizzato una versione contemporanea del Giudizio Universale, mantenendo al contempo il contenuto della pittura, l’iconografia e il simbolismo. I pannelli, di forma esagonale, sono realizzati in Bone China (un tipo particolare di porcellana) con la tecnica del colaggio su stampi in gesso. La tecnica usata è Porcelain Veins ovvero filo di rame inserito nei 3 mm di spessore del Bone China quando l’argilla è ancora umida. Il filo di rame all’interno del Bone China si fonde durante la cottura e i suoi vapori lasciano righe verdi. Tutti i pannelli sono stati realizzati a mano ed hanno attraversato un ciclo di 3 cotture una delle quali ha raggiunto la temperatura di 1320°C.
Utilizzando tale procedura Boccini ha anche dimostrato una sua teoria, ovvero la reazione del Bone China sottoposto a cottura ad altissima temperatura che dapprima si contrae per poi espandersi. Questo procedimento ha permesso di realizzare pannelli di spessore di circa 2 mm perfettamente traslucidi. I pannelli compongono un quadro con frammenti e simboli del dipinto di Memling, mentre alcuni elementi visivi sono proiettati in diverse sequenze di immagini.
Utilizzando tecnologie, materiali contemporanei e interattivi, i visitatori, con i loro gesti e immagini, diventeranno in tempo reale, parte del Giudizio Universale. L’artista reinterpreta l’opera del XV secolo, calandola nel contesto e nei problemi sociali attuali come razzismo, terrorismo, xenofobia o conflitti di immigrazione.
Donatella Binaglia