I fiordi d’inverno non gelano più, il fronte dei ghiacciai costieri arretra di centinaia di metri ogni anno e compaiono nuovo specie marine, sull’isola Spitzberg, a Ny-Alesund, nel cuore della regione artica norvegese, si è trasformato in un osservatorio privilegiato per monitorare il riscaldamento del pianeta.
Situato sull’isola di Spitzberg, la più estesa dell’arcipelago delle Svalbard, il villaggio è formato da case colorate a insediamento sparso ed è interamente dedicato alla ricerca e attualmente, nel cuore della stagione estiva, accoglie 140 persone tra ricercatori europei e asiatici in missione sul posto per qualche settimana oltre a tecnici incaricati di sorvegliare le sofisticate strumentazioni disseminate sull’isola e personale addetto alla logistica in servizio permanente effettivo.
Il fiordo, sulle rive del quale ha preso vita Ny-Alesund, non gela più completamente dal 2007 mentre negli anni ’90 era possibile attraversarlo con le motoslitte, un’esperienza terminata nell’inverno del 2003.
La Spitzberg beneficia di un clima relativamente clemente nonostante la latitudine estrema grazie alla Corrente del Golfo, la corrente marina calda che accarezza le coste orientali dell’Atlantico. Ma nel corso degli ultimi 20 anni la regione ha subito un riscaldamento straordinario delle temperature compreso tra 1 e 1,2°C ogni decennio, ritmi assolutamente eccezionali se paragonati all’aumento dell’0.8°C della temperatura media del globo a partire dalla Rivoluzione industriale.
L’amplificazione dell’effetto serra a livello mondiale ha dunque avuto ripercussioni imponenti sulle correnti marine e atmosferiche in questa regione a soli 1.000 chilometri dal Polo nord. D’altra parte, la fusione della banchise polari e dei ghiacciai, che riflettono respingendolo l’irradiamento solare, causa un maggior assorbimento di calore da parte della terra e degli oceani. Gli effetti del riscaldamento globale, facilmente prevedibili, non tarderanno.
Credits: foto www.flickr.com